• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
lunedì 11 Dicembre 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Libri

Libri. Il viaggio in Egitto con “Al Tayar” di Mario Vattani

by Raffaella Scorretti
9 Luglio 2019
in Libri
0
La copertina del romanzo di Mario Vattani Al Tayar
La copertina del romanzo di Mario Vattani Al Tayar

Sono appena tornata da un viaggio appassionante in territori che conoscevo già, ma che stavolta ho visitato seguendo il meraviglioso racconto di un narratore che li ha vissuti da una prospettiva unica, vivendo e lavorando come console al Cairo per tre anni, a contatto con quella gente e quella cultura che Mario Vattani ritrae con stile impeccabile e linguaggio ricercato ma mai frondoso nel romanzo “Al Tayar” (Mondadori).

In questo viaggio in Egitto mi ha guidato la corrente. Non solo quella maestosa eppure discreta e silenziosa del grande fiume Nilo, ma quella della vita stessa. Con gli occhi di Alex ho incontrato tanta parte della miseria umana, ho incrociato la malattia, la paura, l’avidità, la disperazione, ma anche la sensualità, la speranza, la voglia di vivere e di rinascere, di lottare, di cambiare, di crescere. Ho attraversato luoghi descritti talmente bene che potrei ripercorrerli tutti riconoscendone le sagome, i colori, le luci, le sfumature, sentendone gli aromi e i fetori come si fa con territori familiari. Così come di ogni persona (non riesco a chiamarli personaggi, tanto mi sono sembrati vivi e reali) distinguo le forme, sento le voci, conosco le espressioni del viso e l’odore. Anche chi incrocia solo per un attimo l’esistenza di Alex è un cameo perfetto, come la donna delle pulizie all’aeroporto.

Leggere Al Tayar è come guardare un film piuttosto che sfogliare un libro, talmente sono vivide le immagini dei posti e dei volti. E allora è facile rintanarsi nel piccolo appartamento di Alex, sdraiarsi sui tappeti beduini con un whiskey a guardare il tramonto inghiottire la metropoli e tutte le sue contraddizioni, rifugiarsi nella risata viva e generosa di Noura per fuggire dall’ingordigia senza scrupoli di Benjamin e di Mohamed, è semplice provare tenerezza per la vitalità acerba ed inebriante di Nawal, o sentire la paura e la disperazione di Kamal, è terrificante smarrirsi nel buio del deserto come nella desolazione dell’anima del protagonista, è inevitabile comprenderlo e al tempo stesso maledirlo per le sue scelte.

Mario Vattani coniuga magistralmente il noir ed il romanzo intimista, alternando momenti di calma e di introspezione ad improvvise e brutali scene d’azione. L’analisi della psiche di Alex ci fa entrare nell’intimo dei travagli e dei tormenti del suo animo, la sua necessità di conoscere e di cambiare, di scegliere, di rinascere ci fa vivere la sua nuova realtà, a volte seducente ed accogliente, a volte disumana e ostile, in un alternarsi emozionante di colpi di scena e di lampi di riflessione, di frastuono e di silenzio, di luce e di buio, di crudeltà e di dolcezza, di autodeterminazione e di fatalità. Il tutto nell’abbraccio della metropoli millenaria e moderna, immobile e viva, che crea ed annienta, che strangola e abbraccia, che nasconde e svela.

Pagina dopo pagina si è davvero sempre in balia della corrente, che può trasportarci placida verso la salvezza o può tirarci a fondo ed ucciderci. Come nell’acqua torbida di Doromizu, ancora luci e ombre, vita e morte, dannazione e salvezza. E ancora un finale che lascia l’amaro in bocca e fa sperare in un seguito. Per Alex e per tutti noi. (dal sito goodloiuse)

*Al Tayar di Mario Vattani, pp. 336, euro 20, Mondadori

@barbadilloit

Raffaella Scorretti

Raffaella Scorretti

Raffaella Scorretti su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: al tayaralex merisiBarbadilloegittolibrimario vattanimondadori

Related Posts

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

9 Dicembre 2023
Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                            

Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           

8 Dicembre 2023

Una testimonianza di militanza tra FdG e Lotta Popolare (a Palermo)

La novità. Arriva “Aspirazioni verticali”, il nuovo saggio per il Cinabro

I racconti di Del Pizzo, narrazioni a metà fra fantastico e realismo

Segnalibro. L’etica del guerriero e i testi sacri indoeuropei

Il gioiello ritrovato. Diana pubblica un Aeropoema inedito di Marinetti

Segnalibro. Apollo, Pan, Dioniso salvezza dell’uomo europeo

Segnalibro. Francis Scott Fitzgerald, l’età del jazz e i racconti dell'”Esquire”

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Dopo la Fiat (diventata apolide) arriva la svendita di Magneti Marelli

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Siracusa. La trionfale “Medea” di Laura Marinoni incanta il Teatro Greco

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

9 Dicembre 2023
Anni di piombo. L’infiltrato di Dio tra Br e ascetismo

Anni di piombo. L’infiltrato di Dio tra Br e ascetismo

10 Dicembre 2023
Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                            

Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           

8 Dicembre 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Luca su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Primula Nera su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Giovanni su La storia. Il 1953, il sangue per Trieste italiana e il ruolo di Giuseppe Pella
  • Guidobono su La storia. Il 1953, il sangue per Trieste italiana e il ruolo di Giuseppe Pella
  • Guidobono su A destra ci sono cultura e intellettuali (con radici profonde)
  • paleolibertario su A destra ci sono cultura e intellettuali (con radici profonde)

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più