Casapound dice addio alle elezioni. Non ci sarà più il simbolo della Tartaruga sulla scheda elettorale, almeno fino a nuovo ordine. Di questa mattina l’annuncio apparso sui profili social ufficiali di Cpi. A pesare sulla decisione sono i dati elettorali non certo lusinghieri raccolti da Casapound alle Europee.
“In seguito all’esperienza delle ultime elezioni europee e al termine di una lunga riflessione sul percorso del movimento dalla sua fondazione a oggi, CasaPound Italia ha deciso di mettere fine alla propria esperienza elettorale e partitica”.
Gianluca Iannone, presidente di Casapound, non alza bandiera bianca e spiega così la scelta: “La decisione di oggi non segna affatto un passo indietro, da parte del movimento, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di Cpi, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale. Sarà anche un’occasione per tornare a investire tempo ed energie nella formazione militante, particolarmente essenziale, dati i nuovi pruriti liberticidi della sinistra”.
E quindi aggiunge: “Tale decisione non significa che CasaPound intenda disertare la battaglia sovranista e identitaria. Al contrario, Cpi intende sfruttare il suo bagaglio di vivacità culturale, radicamento sul territorio ed energia militante per contribuire a quella che resta la sfida cruciale da qui ai prossimi anni, dialogando con tutte le forze che si oppongono alle follie globaliste e hanno a cuore i destini della nazione. I molti eletti a livello locale e le 140 sedi sparse su tutto il territorio nazionale resteranno inoltre preziosi avamposti politici per portare avanti le nostre battaglie”.
Infine la chiosa: “In tutti questi anni CasaPound ha svolto un’importante funzione di avanguardia politica, mettendo in circolo proposte e parole d’ordine che poi sono finite in cima all’agenda del dibattito politico: pensiamo solo a mutuo sociale, reddito nazionale di natalità, nazionalizzazione delle autostrade, preferenza nazionale. Noi riteniamo che questa funzione sia valida oggi più che mai”.
Decisione azzeccata. CPI non attira elettori per il semplice fatto che è un miscuglio tra nostalgia fascista e ideologia radicale. I militanti stessi non sono adatti a ricoprire incarichi governativi, posso fare solo attività extraparlamentare. Però su Il Primato Nazionale, che è la loro testata, gli articoli che vengono pubblicati sono molto interessanti, specie per quel che riguarda la critica alla sinistra. Tornando alla nostalgia fascista che caratterizza CPI (ed anche Forza Nuova), bisogna dirlo, il Fascismo è ormai solo un capitolo della storia italiana, chiuso e definitivamente sepolto, morto assieme al suo fondatore nel 1945 (checche ne dicano le “teste pensanti” intellettualoidi radicalchic che vedono il “fascismo” ovunque vi siano degli elementi non conformi al loro pensiero di stampo liberalprogressista), e riproporlo come fanno loro è anacronistico. Tuttavia possono comunque essere recuperati gli elementi più interessanti, che ci sono stati sicuramente, a partire dalle scelte in ambito economico.
Lo dico già da tempo e sono contento che finalmente CPI abbia capito qual’è il problema, ovvero la formazione dei militanti che dopo l’ennesimo recente caso è diventato chiaramente IL problema… scelta coraggiosa ma che condivido avendola più volte espressa anche qui, bravo Iannone e tutta la dirigenza che hanno saputo prendere atto della situazione, spero che adesso si faccia pulizia seriamente eliminando le mele marce, tirarsi fuori dalla mischia parlamentare è già un ottimo disincentivo per tutti quelli che avevano solo mire di visibilità politica, adesso bisogna prepararsi, prepararsi, prepararsi, formare giovani in grado un giorno di fare classe dirigente.
P.S. Come ha ribadito Dugin in questi giorni, siamo in una “Guerra Culturale”, l’obbiettivo di CPI deve essere quello di preparare a combatterla adeguatamente, con scaltrezza anche, con intelligenza e senza prestare il fianco agli antifa, bisogna imparare l’arte della “guerra occulta”, imparare ad essere subliminali anche senza perdere di vista l’obbiettivo e le proprie radici.
Bene Casapound!
Credo che un soggetto politico così radicato a livello nazionale possa, sottraendosi alle competizioni elettorali (da cui è uscito sempre con magrissimi risultati), addirittura dare un contributo maggiore a tutto l’ambiente.
La vivacità intellettuale e il movimentismo dimostrato fino ad oggi, ripuliti da qualche slogan a cui erano affidate piccole speranze elettorali, saranno ancora di grande valore.
Bravi!
@Tullio Zolia
Per “morto” intendevo il fatto che il Fascismo non è un fenomeno attuale, ma ormai storicizzato. Sicuramente non verrà mai gettato nel dimenticatoio perché rappresenta una parte importante della storia italiana del XX secolo, e in secondo luogo perché i radicalchic ne sono così ossessionati da menzionarlo sempre.
Finalmente,saranno più utili con questa nuova strategia.Li rimpiangeranno soprattutto la sinistra,non avranno più appigli facili,propagandistici,falsi,forvianti.I loro ideali rimangono intatti..e con la Meloni..
Rimarranno++
Ma se poi si ripresentano e di nuovo si definiscono “Fascisti del Terzo Millennio” saranno punto e da capo, ovvero registreranno un altro flop.
Comunque, si sono fregati con le loro mani mettendo enfasi nel definirsi “Fascisti del Terzo Millennio” piuttosto che dare enfasi ai loro contenuti politici sovranisti che li avevano ma non li hanno saputi valorizzare per niente al livello di comunicazione politica.
Comunque, c’è chi dice che l’hanno fatto apposta a perdere politicamente perché secondo loro i vertici di CasaPound sono pilotati dall’esterno, può anche essere, non mi stupirebbe più di tanto.
Saluti.
Fabrice
Fabrice, che siano stati strumentalizzati in varie occasioni sicuramente, che abbiano più volte fornito su un piatto d’argento assist alle sinistre è anche vero, che siano addirittura pilotati mi viene veramente difficile pensarlo, ma non sei il primo che dice una cosa del genere e delle voci simili ogni tanto mi è capitato di sentirle, però proprio questo gesto di tirarsi fuori dalla lotta parlamentare smentirebbe queste tesi o sbaglio? Poi è ovvio che magari ci può essere qualche singolo elemento vicino a servizi o cose del genere, spioni ce ne sono ovunque e nemmeno io mi stupirei ma non credo che addirittura influenzino le scelte del movimento, almeno spero… P.S. Un tempo si dicevano queste cose anche di Fiore e FN, ma non ho mai trovato riscontri se non in qualche articolo dalla chiara impronta ideologica di sinistra.
Prima ci sono partiti che non si richiamano esplicitamente al sepolto fascismo meglio sarà…
@Stefano
sarebbero stati molto ma molto più credibili se avessero detto di rinunciare all’attività politica subito dopo il loro flop alle elezioni politiche del 2018, farlo ora invece per il flop alle elezioni europee 2019 mi fa sentire molta puzza di bruciato nel senso che le loro vere motivazioni per come la vedo io non sono per niente quelle che ufficialmente hanno sostenuto.
A parte tutto, poi basta una semplice considerazione, se euro e Nato a comando americano sono due facce della stessa medaglia ( ci sono documenti storici che lo provano oltre ogni ragionevole dubbio ) come mai hanno dato sempre molta enfasi all’uscita dell’Italia dall’euro e invece molta poca enfasi all’uscita dell’Italia dalla Nato a comando americano?
Cui Prodest? Chi sono stati e chi sono i pupari che tirano i loro fili da dietro le quinte?
Insomma,per come la vedo io, non sono duri e puri come vorrebbero far credere, a parte questo poi definirsi ancora “fascisti del terzo millenio” è nella migliore delle ipotesi un errore madornale di ingenuità politica a livello di marketing politico , nella peggiore delle ipotesi invece lo hanno fatto apposta, vedasi ipotesi mio primo post e conseguenti considerazioni di questo mio secondo post.
Buon fine settimana e ciao.
Fabrice
Le elezioni sono inutili, i goveni vengono decisi altrove per esempio sia Renzi sia i Gialloverdi sono stati imposti ai Pdr da oltreoceano.Ho notato anch’io però che la campagna elettorale di Cpi è stata molto fiacca…