
Terremoto in Forza Italia in Sicilia. L’ex parlamentare Basilio Catanoso e il sindaco di Catania Salvo Pogliese lasciano la barca berlusconiana. Casus belli è stato il mancato inserimento dell’uscente Giovanni La Via (sostenuto anche da Antonio Tajani) e di candidati catanesi nella lista per le Europee degli azzurri. Tra le ipotesi future per Pogliese e Catanoso – per ora decisi a prendersi un momento di riflessione – c’è anche il ritorno nell’area di Fratelli d’Italia, anche per i passati legami tra la comunità catanese del Fronte della Gioventù e il mondo romano vicino a Colle Oppio.
L’addio di Catanoso
«Come avevo già capito ad inizio marzo, quando ho comunicato che non vi erano le condizioni per una mia candidatura, oggi ribadisco che quella mia scelta si è rivelata lungimirante – afferma Catanoso in una nota – Fi non è più in grado di esprimere una linea politica chiara, sicura, in linea con il mio, il nostro percorso e coerente con la linea politica che contribuì nel 2008 alla costituzione del Pdl».
«Mi dispiace per il presidente Berlusconi, che ha rappresentato e continua, a mio giudizio, a rappresentare per l’Italia una certezza. Spinto anche da tanti amici che condividono questo pensiero, rimaniamo nell’agone politico. Una pausa di riflessione, quindi, per contribuire, da destra, alla costruzione di una nuova coalizione di centrodestra: unita, riconoscibile, chiara, che sappia interpretare i desideri e tutelare i diritti e gli interessi degli italiani e della nostra Terra».
Pogliese chiude con Forza Italia
Pogliese è netto: «Lascio ogni incarico da Forza Italia, partito in cui, insieme a tanti amici e amministratori non ci riconosciamo più – annuncia il sindaco di Catania -. Assieme abbiamo assunto il comune impegno di lavorare per poterci finalmente riappropriare dei valori della nostra identità e della cultura della destra politica, che in Forza Italia non hanno più alcuna possibilità di potersi esprimere».
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Dentro, fuori, a lato, dentro, a lato, fuori al lato …
Fuori, dentro, …. MSI – AN -PdL – FI – FDI …..
Ma per qualche istante della vostra inutile vita, fermi ed immobili , magari davanti ad un plotone di esecuzione, come a Verona nel 44′ , …. no ?
Bravo “La vendetta di Catilina” mi hai fatto ridire a crepapelle !
Vero Tullio, altissimi livelli!
Concordo con tutti voi, però uscire da un partito dove in Sicilia comanda uno come l’attuale presidente dell’ARS, è lecito. Ormai FI è un partito sulla via dell’estinzione e lo vedremo bene alle europee del mese venturo.
Solo con Almirante la Destra ha avuto un partito vero. Qualcuno se ne andava, a volte poi tornava, oppure no, ma lì c’era lui, con i suoi difetti e contraddizioni, ma politicamente saggio, equilibrato, pragmatico, non nostalgico (anche se usava il ‘nostalgismo’) non un sognatore inutile e neppure un cinico. Purtroppo non è stato clonato.