Matteo Salvini ha il primo governatore nel centro Italia: è Cristian Solinas, presidente della Regione Sardegna, trainato dal doppio motore del Carroccio e del Partito Sardo d’azione, unito alla sostanziale tenuta o leggera avanzata degli altri partiti della coalizione (avanza anche Fratelli d’Italia che conquista un rilevante 4,7%). Di contro i salviniani rimediano una sonora sconfitta in Puglia: nelle primarie di Bari e Foggia i vincitori sono di Forza Italia, il civico ex Pd Pasquale Di Rella e il sindaco uscente Franco Landella. I candidati leghisti arrivano secondi, staccati di alcune migliaia di voti.
Lega vince, Lega perde
Nel centro-sud la Lega ha un notevole voto d’opinione e una classe dirigente in formazione. Prende voti sui grandi temi, monopolizzati da Matteo Salvini tra tweet e ospitate tv. Poi rallenta sui territori dove non ha personale politico in grado di essere in pieno riferimento delle istanze che partono dal basso. In Puglia, nonostante la presenza costante di Salvini, la Lega non sfonda. Cresce, si consolida ma rimedia un ko a vantaggio di Forza Italia, partito ormai ridotto ai minimi termini in tutta Italia.
La lezione di Bari
Salvini ha tenuto un affollato comizio nel capoluogo regionale pugliese per sostenere alle primarie il suo candidato Fabio Romito. Ma non è bastata la mobilitazione per vincere una competizione, quella dei gazebo, fondata sull’organizzazione e non sulle idee. I sovranisti, allo stato, sotto Roma sono un movimento d’opinione, non un partito tradizionale. Convincono i tv, nelle piazze, ma non hanno strutture per muovere l’elettorato e portarlo nei gazebo. Da qui il nodo politico: la Lega al Nord è un partito antico, strutturato e organizzato, al Sud è un comitato elettorale per Salvini premier. E’ forse giunto il momento di scegliere il modello di organizzazione politica da adottare in tutto il paese, uniformemente. In caso contrario le figure barbine rimediate in Puglia si estenderanno a macchia d’olio. In Puglia, infatti, la Lega è il primo partito nei sondaggi, ma avendo scelto la strada delle primarie e avendole perse, non avrà nemmeno un candidato sindaco nei comuni capoluogo. Forse i conti non tornano?
Forse i conti non tornano perché il ministro Salvini nasconde chi si porta dietro al di là della struttura organizzativa del nord il modello non potrà che essere (a mio parere) il complesso elettorale che prevede più esponenti che prendono parte alle primarie non bisogna riferirsi alle masse direttamente.