Romano Prodi, ex premier e presidente della Commissione europea, immagina il futuro di Matteo Salvini nel Ppe. Lo ha detto a 24Mattina di Radio24.
Salvini con i popolari
“Se il Partito popolare europeo ha un suo candidato, Weber, si sposta a destra, quindi tiene dentro Orban, e prima o poi ci sarà anche Salvini, e il centro sinistra presenta un candidato unico, ci potrebbe essere una grande e bella battaglia alle elezioni europee”. “Le elezioni fanno i leader. Questo riporterebbe la politica in Europa, perché negli ultimi anni c’è stata solo tecnica e burocrazia – ha aggiunto l’ex presidente della Commissione europea a Radio 24 – E allora potremmo ancora parlare nel mondo.” Prodi ha aggiunto: “Molto molto difficile. Però c’è una strada per tornare a contare nel mondo, se non la percorriamo facciamo come gli Stati italiani dopo il Rinascimento: non hanno contato più nulla”.
“Quando Renzi tolse la bandiera Ue da Palazzo Chigi
“Solo una volta è stata tolta la bandiera europea con mia grandissima rabbia”. Le due bandiere non sono incompatibili, per le elezioni italiane si metta quella italiana, per le elezioni europee si metta quella europea. Sono queste le nostre due bandiere, soltanto una volta sono state tolte quelle europee con mia grandissima rabbia”. “Non ho chiamato Matteo Renzi dopo quell’episodio – ha continuato Prodi – un privato cittadino parla solo se interrogato, non interroga. Credo però che lui debba decidersi o sta fuori o dentro alla politica, non può stare in mezzo all’uscio.”
Nel Pd manca la politica
“Mi facciano capire qual è il programma allora posso anche giudicare, non è il numero dei candidati di cui abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di idee grandi, sul problema dei giovani, sulle diseguaglianze”. Andrà a votare ai gazebo? “Non lo so ancora – ha risposta Prodi a Radio 24– se andrò a votare a marzo, occorre far politica, occorre che la gente venga messa di fronte a degli obiettivi. Uno potrà essere contro Corbyn ma ha spiazzato tutti perché ha messo delle idee sul tavolo”.