“Non si può pensare di riproporre tale e quale la tradizionale alleanza di centrodestra per il futuro anche prossimo. Stiamo vivendo una frattura storica, le nuove categorie, non saranno piu’ quelle classiche del passato, destra e sinistra. Chi dovrà interpretare questo cambiamento sarà un soggetto populista e sovranista”. Addio al centrodestra e ai caminetti di Arcore. Giancarlo Giorgetti chiude con il passato intervenendo ad una convention a Milano organizzata da Fratelli d’Italia. Per il leader leghista il futuro sarà segnato dal protagonismo di una forza identitaria e popolare, distante facce, lessico e schemi dei vecchi partitocratico dell’area conservatrice.
Il nuovo corso
La nuova stagione della politica “richiede” per Giorgetti, “un leader che la sappia interpretare” e Matteo Salvini ci è già “riuscito benissimo”, ha aggiunto. Non bisogna dunque porre la questione se serva un “partito unico o no” né riproporre “ricette del passato che non si adattano a nuovo modo di sentire”.
Il progetto della Meloni
La Meloni, leader di Fdi, pensa invece ad un cartello elettorale con Raffaele Fitto, Nello Musumeci e i forzisti che potrebbero abbandonare la casa berlusconiano e di presentare questa forza liberal-nazionale alle prossime europee come opzione temperata da offrire all’elettorato dell’ex area del centrodestra.