La mostra “Acqua e Birra per Roma Capitale”, allestita e promossa da Birra Peroni insieme all’Archivio di Stato nella Sala Alessandrina del Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma, si è chiusa Giovedì 28 Giugno con un omaggio alla pluripremiata birra “Peroni Cruda” che è stata presentata dal capo mastro birraio dell’azienda Raffaele Sbuelz.
Il direttore dell’Archivio di Stato Paolo Buonora ci dice che grazie alla realizzazione di questa mostra, curata da Daniela Brignone, “l’Archivio di Stato è diventato il punto di raccordo e di valorizzazione di due archivi storici di grandi imprese italiane che raccontano la crescita e la storia della Città Eterna dal 1869 in poi: l’archivio dell’acquedotto dell’Acqua Marcia e quello storico del birrificio Peroni”
L’idea di mostrare le connessioni tra la gestione delle acque e dei servizi idrici della capitale e la storia dell’azienda “Birra Peroni, che a Roma ha una delle sue sedi operative, è nata dalla coincidenza di due occasioni. Da un lato la recente acquisizione, da parte dell’Archivio di stato, dell’archivio della “Società Acqua Pia Antica Marcia”, azienda che ha rinnovato e ripristinato il percorso dell’antico acquedotto romano Marciano e gestito le condotte idriche romane dal 1869 per i 99 anni successivi. Dall’altro l’opera di valorizzazione dell’“Archivio Storico Museale Birra Peroni” voluto dal management dell’azienda.
Il filo rosso che lega l’esposizione è dato dalla crescita economica e demografica della città di Roma documentata attraverso la storia di queste due aziende che dell’acqua e della birra hanno fatto l’elemento centrale del loro sviluppo e business.
Dal 1865 l’esponenziale crescita demografica della città di Roma Capitale rende necessaria la risistemazione e la riprogettazione dei servizi idrici. La Società Pia Acqua Marcia rileva il progetto di un acquedotto innovativo con tubature a pressione in ghisa rendendo disponibile (in regime di monopolio per 99 anni) l’acqua potabile ai cittadini romani. Anche attraverso il posizionamento dei famosissimi “nasoni” per le strade della città nel 1874.
Parallelamente Francesco Peroni mette piede nella capitale nel 1864 con uno stabilimento produttivo che crescerà insieme alla città, ed ai suoi consumi di birra, arrivando nel 1901 a costruire una vera e propria “Company Town”: l’opificio di Porta Pia che comprendeva non solo alloggi per i dipendenti ma anche mensa e dopolavoro.
Inevitabilmente i percorsi delle rivoluzionarie tubature a pressione in ghisa della “Società Acqua Pia” si incroceranno con i siti di produzione Birra Peroni in espansione che addirittura nei primi anni del ‘900 avvierà un’attività di produzione di ghiaccio in via Reggio Emilia. Interessante in questo senso vedere come le sedi degli stabilimenti di produzione di birra si insediano negli spazi cittadini modificandoli e seguendo le diramazioni delle condutture: la “Variante da Ponte Mammolo a Porta Pia” progettata nel 1869 sarebbe stata indispensabile per la futura sede della “Cittadella della Birra” costruita a Porta Pia dalla Peroni.
I documenti e gli oggetti esposti ci restituiscono immagini eterogenee di una città complessa come Roma. Alcuni Menù del Caffè Aragno-Peroni ci lasciano intuire la Roma gaudente, liberty ed elegante dei bistrot del Corso, i progetti di sviluppo degli acquedotti di concezione moderna raccontano la Roma che si industria per assumere il ruolo di capitale europea. E non manca il riferimento alla Roma popolare ben rappresentata dalle fotografie dei set dei film di Pasolini dove le donne si affollano con le tinozze intorno agli iconici “nasoni”.
Nel giorno di chiusura della mostra, per sigillare questa iniziativa Birra Peroni ha voluto che il Mastro Birraio dell’azienda, Raffaele Sbuelz, presentasse la “Peroni Cruda” in abbinamento ad una selezione di prodotti freschi di alta gastronomia del Lazio e del centro Italia: Caciotta di Pecora di Norcia, Corallina Tuscolana, Salamella Romana. Un abbinamento felicissimo date le caratteristiche di cremosità e freschezza di questa birra non pastorizzata prodotta con malto 100% italiano, senza pastorizzazione e a temperatura controllata e microfiltrata.
La collaborazione tra l’Archivio di Stato e Birra Peroni ha dato vita ad una mostra dal grande valore sociale che delinea un pezzo di storia dell’industria italiana che certamente è bene conservare nella memoria nazionale.