La compagnia petrolifera della Libia, la National Oil Corporation (Noc), ha interrotto – come riporta l’agenzia Dire – il trasporto di greggio dai terminali di Ras Lanuf e Al-Sidra in conseguenza di un’offensiva sferrata dalle milizie capeggiate da Ibrahim Jadhran.
Secondo il presidente della societa’, Mustafa Sanalla, l’attacco costituisce “un crimine di guerra” e in questa fase “la priorita’ e’ la sicurezza dei lavoratori”. Ieri la Noc aveva riferito che in conseguenza dell’offensiva la produzione petrolifera della Libia era diminuita ulteriormente di 240mila barili al giorno. Lo scorso anno il dato nazionale si era assestato sul milione di barili, a fronte dei picchi di un milione e 600mila del periodo di Muammar Gheddafi. Le forze di Jadhran, note come “Guardiani del petrolio”, hanno sferrato l’offensiva in una fase dove i fronti aperti sono piu’ d’uno. Da giorni sono segnalati scontri a Derna, in Cirenaica, piu’ a est, tra le forze del generale Khalifa Haftar e milizie locali. Negli ultimi due anni, i combattimenti per il controllo della citta’ avrebbero causato almeno 14mila sfollati.