La Guerra Fredda ci ha abituato a pensare a Cuba come l’avamposto militare nel golfo del Messico dell’Unione Sovietica, un piccolo stato satellite nell’egemonia internazionale del Comecon e testa d’ariete contro gli Stati Uniti nella famosissima “crisi dei missili”. Ma nello sport, e nel caso di specie la boxe, spesso vale la regola di evangelica memoria secondo cui gli ultimi diventano primi e i primi saranno ultimi. Sabato scorso infatti per l’ambitissimo titolo mondiale WBA dei pesi cruiser hanno incrociato i guantoni il campione in carica, il cubano Yunier Dorticos ed il russo Dmitry Kudryashov, in un incontro blitzkrieg (guerra-lampo) terminato con la vittoria di Dorticos.
BLITZKRIEG SPIEL
Nonostante Kudryashov si sia presentato al match in netta crescita e da campione silver WBC di categoria, sono bastate solo due riprese al cubano per chiudere l’incontro. La prima ripresa si è svolta con la consueta fase di studio tra i due combattenti, con “the Russian hammer” che ha cercato di prendere iniziativa in particolare con alcuni jab al corpo dell’avversario. Ma alla ripresa successiva Dorticos, velenoso come un serpente a sonagli, alla prima occasione utile ha colpito in maniera fatale Kudryashov durante uno scambio di colpi prendendo il tempo con un devastante gancio destro che ha messo KO il russo.
DORTICOS EL INSUPERABLE
Il cubano si è confermato imbattuto dopo questo suo ventiduesimo incontro, vantando una media impressionante di vittorie per KO (21 su 22) e confermando l’assoluta qualità della scuola pugilistica cubana, prima a livello mondiale per medaglie nella boxe olimpica. Dal canto suo invece a Kudryashov è toccato incassare la sua seconda sconfitta in carriera, ed è obbligato a rimboccarsi le maniche per mostrare nuovamente i ganci di assoluta potenza visti nei suoi precedenti incontri e riottenere così la una nuova chance per il titolo mondiale.