Si potrà sgomberare un immobile occupato illegalmente solo quando si sarà trovata una sistemazione alternativa per gli occupanti: pare che sarà questo il contenuto della circolare annunciata dal Ministro Minniti per rispondere alle polemiche sul violento sgombero di Roma. Una proposta non solo sbagliata, ma addirittura incoerente con le scelte del governo Renzi.
La proposta di Minniti va infatti nella direzione opposta rispetto a quanto era previsto dal decreto legge n.47 del 2014, il cosiddetto “Piano casa” di Renzi, che all’articolo 5 prevedeva due principi molto semplici.
Il primo: “Chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non puo’ chiedere la residenza ne’ l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge”
Il secondo: “I soggetti che occupano abusivamente alloggi di edilizia residenziale pubblica non possono partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi della medesima natura per i cinque anni successivi alla data di accertamento dell’occupazione abusiva.”
Insomma due misure pensate proprio per disincentivare l’occupazione abusiva, impedendo l’allaccio ai pubblici servizi e la partecipazione alle procedure di assegnazione di alloggi. Intenzioni addirittura rafforzate nella relazione presentata in Senato, la quale sottolineava che “l’attuale quadro normativo consente a coloro i quali abbiano occupato abusivamente un edificio di ottenervi la residenza pur in pendenza di un procedimento penale. La norma in esame mira al ripristino delle situazioni di legalità compromesse dalla sussistenza di fatti penalmente rilevanti“
Se le intenzioni del Piano casa di Renzi erano chiare, un significativo passo indietro viene fatto appena tre anni dopo dal Governo Gentiloni, sostenuto dalla medesima maggioranza. Con il decreto legge n.14, 20 febbraio 2017, il cosiddetto Decreto Minniti-Orlando, viene aggiunta una breve ma significativa frase: “Il sindaco, in presenza di persone minorenni o meritevoli di tutela, puo’ dare disposizioni in deroga a quanto previsto ai commi 1 e 1-bis, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie“
Vale a dire che il Sindaco potrà, in presenza di minori o di non meglio identificate “persone bisognose di aiuto” (aiuto medico? psicologico? economico? culturale?) permettere il rilascio della residenza, l’allacciamento ai servizi pubblici e la partecipazione alle graduatorie per gli alloggi comunali anche agli occupanti abusivi.
Con il nuovo annuncio di Minniti, il passo indietro rischia di diventare una vera e propria inversione di marcia che ha del paradossale. Già, perché in appena 3 anni la stessa maggioranza e praticamente lo stesso governo passerebbero dallo stabilire che gli occupanti abusivi non possono partecipare alle graduatorie per gli alloggi pubblici al prevedere che sia proprio la pubblica amministrazione a dover trovare casa agli occupanti abusivi prima di poterli sgomberare.
Un’evoluzione a dir poco schizofrenica e quasi inspiegabile, se non si notasse maliziosamente che le elezioni si avvicinano e che l’elettorato della sinistra, specialmente quella più estrema, è da sempre molto interessato al tema delle occupazioni abusive…