Non sorprendono nessuno, se non i politici ed i giornalisti salottieri che non hanno mai frequentato un mercato, preso un autobus pubblico o fatto due passi in un quartiere popolare. I risultati, appena pubblicati, di un ricerca condotta da Ipsos nel dicembre scorso, restituiscono l’immagine di un’Italia stremata da una crisi economica di cui non si vede la fine. Gli italiani temono di rimanere prigionieri in un tunnel, di finire risucchiati nel vortice della miseria. Lo sconforto travolge il presente e mina il futuro. Per il 67 per cento dei cittadini, il Paese ha imboccato la “strada sbagliata”. Il 77 per cento degli italiani è “molto” (52 per cento) e “in parte” (25 per cento) preoccupato per gli effetti della crisi economica. L’ottimismo per un domani migliore, risulta piuttosto risibile. Solo il 20 per cento del campione ritiene, infatti, che il peggio sia passato. Per il 38 per cento, invece, la buriana deve ancora arrivare. Complessivamente, solo un italiano su cinque prevede un miglioramento della propria condizione economica. Del resto, nella situazione attuale è difficile nutrire ottimismo. Le preoccupazioni sono tante ma, per l’85 per cento degli intervistati, il lavoro e l’economia occupano il vertice della classifica dei problemi nazionali. Il dato conferma che, in questi anni, l’occupazione è cresciuta solo nei report drogati diffusi dal governo. Altro tema che suscita apprensione, è quello legato all’immigrazione. Nella macro area “sicurezza”, il 33 per cento degli intervistati ha manifestato preoccupazione per i continui sbarchi. Si tratta di una percentuale cresciuta (nel 2014 era al 3 per cento), in maniera esponenziale, nel corso dell’ultimo biennio. Al terzo posto della graduatoria della ansie italiche, figura il funzionamento delle istituzioni (39 per cento). A seguire, welfare (33 per cento), ambiente (5 per cento) e mobilità (3 percento). In definitiva, più di ogni altra cosa, a turbare il sonno degli italiani è il pessimo stato di salute dell’economia. L’indagine ha restituito, quindi, un risultato scontato. Un risultato che può aver sorpreso solo la sparuta minoranza che frequenta i salotti televisivi e pontifica su tutto, pur nonavendo dimestichezza con nulla. Solo chi vive una dimensione onirica della realtà continua, infatti, a non accorgersi che gli italiani hanno perso tutto, anche la speranza.