Anche il Financial Times scopre che dietro il successo di Marine Le Pen c’è un formidabile lavoro culturale. Le piattaforme, specialmente online, e le strategie comunicative che hanno consentito alla destra francese non solo di uscire dal ghetto ma addirittura di poter ambire alla conquista dell’Eliseo finiscono analizzate dalla stampa internazionale. La ricetta del successo è (molto) simile a quella dell’alt-right americana e si basa su un linguaggio diretto e senza fronzoli, capace di parlare a tutti e di imporsi anche nella moda dei meme, le immagini tormentone che si impongono sui social.
Lavoro e competenza
I numeri della Le Pen sono da capogiro. Solo la pagina ufficiale di Marine ha 1,2 milioni di seguaci. Quella del Front National ne ha quasi mezzo milione. Per farci un’idea, come se l’è fatta il Financial Times, dobbiamo renderci conto che il Partito Socialista di Hollande, su Facebook, è seguito da appena 137mila persone (arrotondando per eccesso); Les Republicains, eredi dell’Ump, arrivano a 188mila “mi piace”. Per quanto riguarda i leader, il confronto è ancora più impietoso: l’unico che può giocarsela, Emmanuel Macron, vanta poco più di 200mila seguaci. Un milione in meno, netto, di Marine.
Non sono risultati, questi, che nascono da soli. Dietro c’è un grosso lavoro fatto di competenza, idee e passione. E, soprattutto, professionalità. Volontari sì, ma fino a un certo punto. Perché il lavoro paga e si paga.
La battaglia culturale oggi è sul web
Fa male dirlo, ma rispetto ai media tradizionali è il web che sposta consensi e costruisce, oggi, le fortune (anche) politiche di partiti e leader. Il crollo delle vendite dei giornali e la sclerotizzazione dei dibattiti in tv ha fatto sì, negli anni, che le piattaforme di internet acquistassero non solo consensi e accessibilità ma soprattutto credibilità. Rispetto al palinsesto rigido delle tv, dove a parlare vanno sempre gli stessi a dire sempre le stesse cose, il web offre opportunità sterminate per gli utenti dell’informazione. E, perciò, anche per gli operatori. Internet, immediato e diretto, può essere il grimaldello capace di scardinare le egemonie e i potentati culturali. Ragionare, pianificare e costruire rappresenta una sfida che, se raccolta, dà sempre buoni frutti. L’elezione di Trump in America e il successo di popolo attorno a Marine Le Pen stanno lì a dimostrarlo.