Silvio Berlusconi sceglie il prossimo candidato premier dal mazzo di carte della Lega e lancia Luca Zaia, governatore del Veneto, e volto governista del Carroccio. La mossa del Cavaliere: “Se Berlusconi – spiega il leader di Forza Italia – non potrà tornare in campo, il centrodestra dovrà trovare qualcuno al suo interno. Il Governatore del Veneto Luca Zaia si sta comportando molto bene. Dico Zaia o qualcun altro in grado di emergere e convincere tutti”.
Perché Zaia?
Il governatore veneto, già ministro dell’agricoltura, è espressione di un pragmatismo settentrionale che piace a Berlusconi, ha buoni rapporti con il mondo produttivo e non si è finora distinto per posizioni catalogabili secondo la stampa di sinistra nel “populismo” anti-immigrati.
La risposta del governatore
“Penso a governare il Veneto”, ha replicato Zaia. “Basta con sta manfrina. Amministrare una Regione non è una questione semplice ma di impegno quotidiano e di credibilità. Per me resta una manfrina, per quanto riguarda la Lega abbiamo già un candidato, che è Matteo Salvini”.
L’asse del Nord modello per il centrodestra di governo
Berlusconi non ha nascosto nelle scorse settimane una certa ritrosia nel cedere il passo al movimentismo del giovane Matteo Salvini. Le schermaglie sono quasi quotidiane. Da qui la voglia di sparigliare, proponendo un leghista identitario, amato dagli autonomisti veneti, apprezzato dal mondo imprenditoriale. In più con un po’ di malizia ha creato imbarazzo tra le fila leghiste, bypassando la richiesta di Salvini volta a indicare il prossimo candidato premier con un programma sovranista e con il passaggio obbligato dalle primarie.
La replica di Salvini
“Se qualcuno pensa di mettere zizzania nella Lega facendo nomi ha sbagliato a capire perché a differenza degli altri noi siamo una squadra. Se poi membri di altri partiti fanno nomi della Lega come candidati premier sono il più felice e orgoglioso del mondo”: ecco la posizione del segretario nazionale della Lega Matteo Salvini.