
Quando Aboubakar ha consegnato al Camerun la Coppa d’Africa, tutti hanno guardato l’effige del protettore Roger Milla. È ricominciata l’era dei Leoni Indomabili. Il glorioso Camerun formato 2017 ricorda quei folli marinai – sconosciuti ma sovrumani atleti trainati da capitan Kundé e dal trentottenne rais Milla – che sfiorarono le Colonne d’Ercole di Italia90. Quel Camerun è stato la sorpresa del secolo, cult indomito e inconscio che si infranse solo ai supplementari dei quarti di finale contro i volponi inglesi. Milla (entrato sempre a gara in corso e sempre decisivo) fu il capopopolo della rivoluzione, sbaragliò il colonialismo calcistico argentino ed europeo, divenne star più degli annichiliti Valderrama e Higuita (che osò sfidarlo in un dribbling). Tutti ne hanno parlato per quindici anni, aspettando un nuovo profeta che prendesse il posto del vecchio Milla dei record. Samuel Eto’o, che si è portato per un decennio la sua Nazionale sulle spalle, per caso o per sfortuna, non è stato all’altezza. Ma il vento è di nuovo cambiato. Il Camerun si è presentato in Coppa d’Africa sicuro della sconfitta e scoraggiato per gli otto rifiuti delle stelle camerunensi d’Europa. E invece il Leone ha aperto gli occhi proprio nel momento del bisogno ed è apparso in sogno ad Aboubakar, folgorato dall’arsupicina e consapevole del peso di essere il nuovo Milla. E così la squadra di Broos (tenace allenatore d’altri tempi) ha intrapreso inesorabile il cammino insperato, distruggendo le favorite (Senegal su tutte) e arrivando in vetta, contro il Faraone Salah.
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La finale, scontro al cardiopalma, l’ha decisa proprio il prescelto, sorretto dalla forza di capitan Moukandjo – vecchia suggestione europea – e dalla zuccata dell’1-1 di N’Koulou. All’88’, infatti, il tempo si è fermato e l’attaccante, dopo uno stop volante e un sombrero da calcio di strada, ha depositato la sfera alle spalle del totem El Hadary. Popolo in delirio, è tornata la rivoluzione. Diciassette anni fa Milla e i suoi tornarono in patria su quattro jeep, come icone eterne. Oggi non è cambiato nulla e la gente lo sa: è finalmente tornato il volere del Leone.