Nella WWE, la canzone “The Game” dei Motörhead ha sempre e solo voluto celebrare un momento ben preciso: l’ingresso di Triple H (Paul Levesque), icona mondiale del wrestling, acerrimo nemico di The Undertaker e di Brock Lesnar.
Hunter Hearst Helmsley, arrivato ai quarantasei anni, oggi ricopre un ruolo istituzionale: è vicepresidente esecutivo della WWE (Talenti/ Live Eventi/ Creativo), di cui spesso è vero e proprio frontman. Proprio in questi giorni è a Londra per presentare il “WWE United Kingdom Championship Tournament”, progetto simbolo del tentativo commerciale di esportare il modello americano nel Regno Unito.
La ‘sorpresa’: Triple H è un Hammer
E il King of Kings, durante la conferenza di presentazione dell’evento di gennaio, coglie l’occasione per parlare di una delle sue più antiche e profonde passioni: il West Ham. Il wrestler corsaro – che ha seguito al The Stadium la vittoria sofferta degli Hammers contro il Burnley – ama gli Irons per la loro tradizione e la loro essenza guerriera: “Sono un tifoso degli Hammers perché probabilmente è il club più vicino a ciò che facciamo, con la passione dei sostenitori e la loro lealtà”.
“Carrol? Lo vorrei nella WWE”
Ma non finisce qui. Triple H ha un debole per Andy Carrol – suo grande fan, che un anno fa su Twitter manifestò tutto il suo orgoglio nel sapere della fede calcistica del suo idolo lottatore – e sogna di vederlo presto su un ring della WWE: “Lui potrebbe farlo. È alto, ama giocare duro con gli avversari e si presenta in campo con i capelli lunghi. Potrebbe essere interessante”.