Il volume “Il fascismo clandestino in Sicilia” – quasi quattrocento pagine, arricchite da una preziosa documentazione fotografica,- dedicato ad un’accurata rivisitazione della presenza operativa dei fascisti siciliani nei due anni successivi allo sbarco degli angloamericani è opera di Domenico Lo Iacono che a una lunga attività di docente (dal 1973 presso la cattedra di Storia contemporanea della facoltà di Scienze politiche dell’ Università di Palermo) ha affiancato l’impegno politico come consigliere provinciale del MSI e quello sindacale come segretario regionale della CISNAL per un decennio.
La ricostruzione dei fatti è capillare: dall’invasione anglo-americana e dalla conquista completa della Sicilia ( senza dimenticare le stragi da questi compiute nell’isola ) l’autore esamina il fascismo clandestino nelle province di Trapani, Agrigento,Catania, Messina, Enna, Siracusa, Caltanisetta.
Per gli avvenimenti di Palermo il Lo Iacono parte dall’eroismo del sottotenente Sergio Barbadoro sacrificatosi a Portella della Paglia battendosi col suo cannone (un 155 ippotrainato) contro una colonna corazzata e ritardando la loro avanzata. Considerate le difficoltà nel superare la fiera difesa italiana gli statunitensi non esiteranno “ a legare dei prigionieri italiani, catturati mentre stavano minando la strada,ai propri automezzi di prima linea” come scudi umani.
Particolare attenzione l’autore pone nella ricostruzione sul movimento dei “Non si parte” e sulla Repubblica di Comiso che oggi si tende a rappresentare come movimenti “spontaneamente antimilitaristi” che sul momento furono “incompresi” dai partiti antifascisti.
L’importanza del testo non deve però essere limitata alla scrupolosa ricostruzione degli avvenimenti che “per la notevole capacità interpretativa e per la decisiva adesione ai documenti” viene indicata, nella sua prefazione dal Professor Giuseppe Parlato come “la ricerca….la più aggiornata e la più equilibrata”. Infatti, come chiarisce il professor Parlato nella ricordata prefazione, il fascismo siciliano clandestino fascista è non solo il primo ma nasce ancor prima del 25 luglio,ha la capacità di collegarsi con forze diverse ( dagli anarchici ai comunisti che non avevano accettato la stalinian togliattana “ svolta di Salerno”), è prodromico alla nascita del Movimento Sociale Italiano.
*Domenico Lo Iacono. “Il fascismo clandestino in Sicilia 1943-1946. Dalla battaglia di Gela al movimento dei Non si parte”. Nuova Ipsa Editore euro 15.