Barbadillo.it aderisce alla campagna civile e garantista per la liberazione di Luca Gramazio. Sarà il processo a misurare le sue responsabilità (se ce ne saranno). Intanto liberatelo e ricordatevi che siamo l’Italia di Cesare Beccaria!
Dopo lo scandalo di Mafia Capitale molti nomi di politici sono finiti agli onori delle cronache per le indagini della procura di Roma. Uno di cui però si parla poco è Luca Gramazio, prima di An e poi di Forza Italia e figlio di un importante esponente del Movimento Sociale romano. In carcere preventivo da più di un anno, in attesa di processo, Gramazio non ha mai abbracciato il figlio nato pochi mesi dopo il suo arresto. In sua difesa è intervenuto recentemente il parlamentare Francesco Giro.
“Anche in qualità di vicePresidente della delegazione parlamentare italiana al consiglio d’Europa, tenuto a far rispettare i principi della convenzione dei diritti fondamentali dell’uomo, voglio denunciare la disparità di trattamento fra l’ipergarantismo usato per molti personaggi coinvolti o lambiti in questi giorni nello scandalo rifiuti a Roma (di proporzioni gigantesche ) e -di contro- la rigidità applicata a chi, come Luca Gramazio, e’ in galera da oltre un anno, senza un processo fatto e senza una sentenza (neppure) di primo grado. La Procura intervenga e conceda almeno la misura degli arresti domiciliari a Gramazio padre di un bimbo nato dopo il suo arresto! Non c’è pericolo di fuga, non c’è rischio di inquinamento delle prove e neppure di reiterazione del reato”.
All’appello si è già unito Francesco Storace, nel tentativo di portare il caso all’attenzione dell’opinione pubblica.