L’attentato di Nizza era ampiamente prevedibile. Su tutti i media francesi rimbalza la dichiarazione del presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli attacchi terroristici del 2015, il deputato repubblicano Georges Fenech secondo il quale la commissione avrebbe “girato” al governo le raccomandazioni e le linee guida per fronteggiare la minaccia.
Magistrato di lungo corso, Fenench – come riporta Le Figaro – ha dichiarato che “occorre prendere subito coscienza di quanto sia grave la situazione che sta vivendo la Francia e agire, in maniera decisa, cambiando strategia”. L’attuale, quella di “Operazione Sentinella”, con diecimila militari spiegati per le strade della nazione a presidio di locali, piazze e luoghi pubblici non può essere una strategia efficace contro l’offensiva islamista.
“Ci auguriamo che il governo ci ascolti e ci capisca, cosa che al momento non sta facendo. Si ha l’impressione di lavorare per nulla. Sono amareggiato, e molto, perché credo che quello che ha annunciato il presidente della Repubblica, François Hollande, relativamente all’intenzioone di prolungare lo stato d’emergenza, non basterà”. E poi: “Siamo scettici, e molto, sull’utilità effettiva e sulla capacità di poter mantenere nelle strade francesi l’impiego dei diecimila soldati spiegati da Operazione Sentinella. C’erano i soldati davanti al Bataclan. Ma non hanno avuto l’autorizzazione ad aprire il fuoco”.
La proposta di Fenech è semplice: “Occorre creare un’unica agenzia posta alle dirette dipendenze del governo che coordini tutte le attività finalizzate alla repressione del terrorismo”.
@barbadilloit