Così parlava Adolf Hitler
Il giornalista Fabrizio Dragosei è corrispondente del Corriere della sera da Mosca e negli anni vissuti in Russia ha potuto consultare documenti conservati negli archivi dell’ex Unione sovietica, solo da relativamente poco tempo messi a disposizione dei ricercatori e degli studiosi. Dragosei ne ha approfittato per mettere insieme una documentazione vasta di giudizi e discorsi inediti di Adolf Hitler (Così parlò Hitler, Mursia ed., pagg. 337, euro 18,00). Nel libro il giornalista ricostruisce i vari periodi storici e inserisce nel contesto le dichiarazioni di Hitler tratte da quella copiosa documentazione. Operazione difficile, talvolta fuorviante se le estrapolazioni non vengono fatte con la dovuta attenzione. Hitler parlava molto “e ci teneva a non essere equivocato. Aveva deciso di far stenografare ogni sua parola, in occasioni pubbliche e private. La sera, durante le cene che spesso avevano luogo a tardissima ora lui teneva banco. Dopo aver mangiato, continuava a intrattenere i suoi interlocutori per ore. Il fedele segretario Bormann aveva messo in piedi un servizio di stenografi che registravano ogni parola del führer”.