5 aprile 1944. Giornata di bombardamenti angloamericani in mezzo mondo.
Colpita la città di Tolosa in Francia, varie località dell’Olanda, i pozzi di petrolio di Ploesti in Romania, centrata Rabaul, importante base giapponese in Nuova Guinea e, come tutti i giorni e tutte le notti c’è lo spianamento delle città tedesche.
Alcuni obiettivi sono militari ma in gran parte sono civili, quelli che si chiameranno ancora “terroristici”, anche nella seconda parte del secolo e nel XXI come avverrà in Vietnam, in Serbia, in Iraq, ….. bombardamenti cioé che hanno l’obiettivo dichiarato di portare morte, distruzione e terrore per piegare il morale della popolazione civile.
Non che sia una novità, anche perché i mercanti di morte ci sono e ci saranno sempre.
Oggi, aprile 1944, è un intero Paese, gli USA che si arricchisce e risolve i suoi vecchi problemi di disoccupazione e di crisi economica con la produzione di bombe e di bombardieri; un vero boom economico che durerà per anni.
E anche questa non è una novità, è già andata più o meno così anche nella Prima guerra mondiale quando l’America, entrata in guerra pretestuosamente e con grande tracotanza, aveva inviato soldati, ma con le idee chiare sulla speculazione da fare a carico degli europei dell’Intesa, quindi, a fine guerra, provvide a strozzarli pretendendo soldi fino all’ultimo centesimo per il loro contributo, al punto che i francesi, impoveriti e sdegnati affermarono: “Non vorranno che rimborsiamo loro il prezzo dei cappotti entro cui i nostri soldati si sono fatti uccidere?”. E invece era andata proprio così: gli USA pretesero proprio quei soldi, mettendo in ginocchio l’intera economia europea, di vincitori e sconfitti.
Poi, arricchitisi, andarono comunque a sbattere con il famoso martedì nero della Borsa di New York nel 1929 e ci vollero proprio le trame di Roosevelt per riuscire a entrare in un’altra guerra che rimettesse a posto l’economia del Paese.
Nessuna novità quindi in questa primavera 1944.
Negli ultimi giorni è stata rasa al suolo Courtrai in Belgio, centinaia di morti, colpiti ospedali, scuole, prigioni, ospizi; colpita Parigi e la regione parigina, a oggi Torino ha subito il suo trentunesimo bombardamento, colpiti i quartieri operai e le chiese.
Nei prossimi giorni toccherà ancora – tanto per restare in Europa – a Parigi, a Lilla, a Bruxelles, a Gand e naturalmente alle città tedesche.
E oggi in Italia, sono state colpite Roma (dal primo bombardamento del 19 luglio 1943 al giugno 1944 saranno 50 i bombardamenti della capitale), Rovigo, Udine, Padova, Trieste ma il peggiore di tutti è il crimine che colpirà tra due giorni Treviso, il 7 aprile, venerdì di Pasqua, città priva di obiettivi militari, piena di profughi, città d’arte e di cultura. Ma di questo crimine tratteremo (forse) tra due giorni. ( da Effemeridi del giorno)