Eravamo rimasti agli annunci, che si sono tramutati in fatti. Il Popolo della Famiglia è partito, sia nel senso politico che nel senso motorio del termine. E le candidature alle amministrative fioccano. Da Roma a Salerno, saranno in tanti i candidati del Pdf intenzionati a conquistare municipi e Comuni italiani. Poichè non si può andar alla guerra senza fucili e, perciò, non si può far politica senza programmi, il Pdf ha pubblicato – una decina di giorni fa – il suo abbecedario. Tanti punti quante sono le lettere dell’alfabeto, uno pure per quelle d’importazione anglosassone.
L’orizzonte è quello che già s’era immaginato: il riferimento è quello alla dottrina sociale della Chiesa, c’è qualche spunto dal catechismo e tantissima “famiglia”, come è da ragione sociale. Immancabile il gancio alla suggestione della costituzione degli Stati Uniti d’America. Come partito d’ispirazione cattolica è, però, molto modernista dato che gran parte degli spunti sono estremamente contemporanei, quasi postmoderni. Ci sono assenze importantissime, nel programmone del Pdf. La politica estera è sfiorata in tema di immigrazione e, per inciso, nella chiave dell’abusato principio di reciprocità internazionale: cioè il cavallo di battaglia più utilizzato da parte di certa destra, moschee sì ma solo se da voi ci stanno le chiese.
Nel mezzo ci sono anche suggestioni che paiono unire ancien e nouveau régime: tipo la equa suddivisione delle terre (che ci siano ancora i latifondi?) abbinata all’auspicio della massiccia diffusione delle scoperte della tecnologia: zappa e Iphone, terra e whatsapp. Che figurano vicine alla più classica delle captationes benevolentiae: la promessa di “fare a fette l’imponibile” e di abbassare le tasse.
Non c’è granché sull’Europa e sui rapporti da tenere con le istituzioni comunitarie nè sull’economia interna, fatto salvo un lungo excursus tratto dalla Dottrina Sociale della Chiesa sull’importanza della tutela della piccola impresa. Manca – e non sono stati in pochi gli osservatori a notarlo – una vera e propria critica (con magari annessa proposta alternativa) all’attuale sistema iper-liberale. In compenso c’è l’ambiente, l’urbanistica a misura d’uomo, la difesa dei diversamente abili. Insomma, alcune delle parole d’ordine della modernità, quelle che si appellano all’idea platonica di “concretezza dei fatti” magari “oltre destra e sinistra” che è una delle più grandi contraddizioni in termini politici, culturali e filosofici dei giorni nostri. Che si vedono, ad esempio, nella promessa di tolleranza zero contro i crimini più odiosi nel novero dei quali, reati schifosi come la pedofilia e la violenza sessuale vengono posti giusto un gradino sopra al doping sportivo, alle risse da stadio e ai graffitari.
Il programma del partito di Mario Adinolfi, insomma, sarà popolarissimo tra le mamme che appaiono il vero target del marketing politico del Pdf. E mi si scuseranno gli anglicismi ma le cose vanno chiamate con il loro nome.
@barbadilloit