Sono stati liberati Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, i due italiani che erano stati rapiti da un gruppo di terroristi nella città libica di Mellitah. Calcagno, siciliano di Piazza Armerina e Policardo, spezzino, erano i compagni di prigionia del siracusano Salvatore Failla e del cagliaritano Fausto Piano, uccisi a seguito di una sparatoria tra le milizie libiche e i seguaci del Califfato nella città di Jazira al Dura.
Calcagno e Pollicardo sono stati liberati dopo il blitz dell’esercito libico che li ha trovati in una casupola di Tallil, a pochissima distanza del luogo in cui i Piano e Failla sono rimasti uccisi. Secondo le notizie riportate da Assabah News, le forze regolari avrebbero ingaggiato un durissimo scontro con la banda che teneva in ostaggio i tecnici italiani. Tra di loro ci sarebbe stata anche una donna che si sarebbe fatta esplodere portando con sè, nella follia del presunto martirio, anche due suoi figli.
L’operazione militare era partita a seguito di alcune segnalazioni che davano gruppi terroristici in azione nell’area contigua a Sabratha. Stando alle informazioni che trapelano dai media locali, gli italiani erano caduti vittime di un’imboscata tesa loro da terroristi provenienti dalla Tunisia.
Pollicardo e Calcagno, abbracciati con addosso due felpe una del Real Madrid e l’altra del Barcellona, hanno posato per un video diffuso sul web dal Sabratha Media Center. “Stiamo bene e abbiamo bisogno di tornare in Italia dalle nostre famiglie”, hanno detto i due ostaggi finalmente liberati.
@barbadilloit