Piero Fassino, attuale sindaco di Torino, candidato ad esserlo per altri cinque anni, è uomo politico di lungo corso e grande esperienza. Eppure ha una certa dimestichezza con le figuracce, frutto anche di un carattere piuttosto permaloso e irascibile. Tutti ricordano l’intercettazione telefonica nella quale, felice come un bambino, gongolava perché il suo partito aveva finalmente una banca (Unipol). Oppure quando, con notevole fiuto politico, ammoniva Beppe Grillo che voleva presentarsi alle primarie del Pd: «Se è così bravo si faccia un suo partito politico, poi vediamo quanti voti prende…». O ancora, più di recente, quando rispose ai tifosi del Toro, che lo fischiavano, mostrando il dito medio dal palco sul quale doveva parlare; salvo poi smentire sdegnato di aver mai fatto gestacci e venir a sua volta smentito da un video ripreso con il cellulare.
Adesso la notizia è che Fassino non si limita a fare figuracce per conto suo. Ora paga persino un famoso pubblicitario per fargliele fare. Il fatto è questo: per svecchiare l’immagine di politico austero, grigio e anche un po’ ingessato, Fassino ha contattato l’agenzia Stylum di Valerio Saffirio per gestire la campagna elettorale che lo oppone alla giovane candidata grillina Chiara Appendino (l’esponente di centrodestra, non ancora ufficializzato, è già tanto se arriverà terzo). E una delle prime mosse è stata quella di mandare il sindaco in giro sulla Panda guidata da un cittadino. Il format pubblicitario prevede che i due girino per la città, fra cantieri e auto in doppia fila, mentre il cittadino rivolge domande al sindaco, gli manifesta le sue perplessità, espone le sue critiche e suggerisce a Palazzo civico i propri rimedi ai mali cittadini.
Bella idea, non c’è che dire. Nel presentarla Saffirio ha conquistato i cronisti adoranti di Stampa e Repubblica, che nelle pagine cittadine hanno dato ampio spazio all’iniziativa propagandistica, mostrando Fassino sorridente a bordo della Panda di tal Marco Riva, descritto come abitante del quartiere periferico Barriera di Milano.
L’entusiasmo è durato poche ore, però. Fino a quando il consigliere comunale Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) non ha smascherato lo spot fintamente spontaneo: il sedicente cittadino di Barriera di Milano altri non è che un ex candidato dell’Idv nelle file del centrosinistra, attuale staffista dell’assessore regionale alle Politiche sociali, che guarda caso è dello stesso partito del sindaco Fassino, cioè del Pd.
«Noi abbiamo sezioni e sportelli sociali nelle periferie torinesi, commenta ironico Marrone, e conosciamo la rabbia dei cittadini di questi quartieri contro l’amministrazione Fassino: non ci stupisce, quindi, che il sindaco non trovi cittadini veri disposti a salire con lui in automobile a fargli campagna elettorale, a meno che non siano pagati con soldi pubblici in staff di politici del Partito Democratico!». Un brutto debutto per il guru del marketing elettorale Saffirio. E per Fassino un’altra figuraccia da inserire nella collezione.