“Il ddl Cirinnà è una bomba a orologeria piazzata nell’ordinamento giuridico perché esploda nei Tribunali al momento giusto, portando anche l’Italia alla deriva che ha colpito i Paesi che hanno approvato le ‘unioni civili’ anni fa: dal matrimonio gay all’utero in affitto, fino alla poligamia di cui già si discute negli USA”: è questa la posizione espressa da Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia, tra le associazioni promotrici del Family Day del 20 giugno e a lavoro per una nuova, imminente manifestazione a Roma in vista dell’inizio del dibattito in Senato sulle unioni civili.
“La storia insegna che ogni scelta ipocrita di compromesso è destinata ad essere spazzata via – ha spiegato Bavarese -. Se non si protegge l’unicità assoluta del matrimonio tra un uomo e una donna come mezzo di riconoscimento della famiglia, con gli specifici diritti e doveri, si consegnano le future generazioni a quella ‘colonizzazione ideologica’ denunciata con forza da Papa Francesco”.
L’appello ai senatori contro il ddl Cirinnà
Generazione Famiglia lancia un appello ai senatori di tutti gli schieramenti parlamentari affinché non cedano alle pressioni di segmenti potenti ma ideologici dell’opinione pubblica, mettendo al sicuro il diritto di tutti i figli che nasceranno di sapersi figli di un padre e una madre e non frutto di una perversa alchimia tra desiderio, tecnica e denaro.