«Arrivederci, amore. Ciao». Finisce tra i rimpianti la travagliata storia d’amore tra il professor Paolo Becchi e Beppe Grillo. Considerato l’ideologo e coscienza critica del Movimento, è arrivata la resa dei conti. È deluso il grande esperto di bioetica e studioso di Hans Jonas. lo fa sapere in un’intervista rilasciati a Formiche.net: «Il 31 dicembre ho cancellato la mia iscrizione al Movimento al quale avevo aderito con grande convinzione e entusiamo; l’ho fatto perché non corrisponde più a quella speranza dell’inizio».
Genovese come Grillo, il professore gli rimprovera la graduale assenza nella gestione dei cinque stelle. «Non sono nella testa di Beppe, e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un po’ di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente», contesta Becchi. «Ha fatto – prosegue – un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale nel quale dice che tutti siamo ologrammi ma, ahimé, è diventato un ologramma pure lui. Forse – chiosa – era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito».
Becchi, parla anche di unioni civili e pronostica che «sulla votazione del ddl Cirinnà ci sarà l’accordo tra Renzi e l’M5S, il quale finisce così a fare nuovamente – accusa – da stampella al governo, quando invece sarebbe andato incontro a grosse difficoltà. Poi la legge sullo ius soli, anche qui sconfessando Grillo. E magari per finire anche l’eutanasia. Non rendendosi conto che in questo modo si fa soltanto il gioco di Renzi», dice ancora. L’elezione dei giudici della Corte costituzionale, analizza, è il paradigma di come «il Patto del Nazareno tra Pd e FI sia finito del tutto e ne sia nato un altro tra Pd e M5S, tenuto segretissimo tanto che chi ne parla viene ricoperto di insulti in rete, ma questa è la sostanza».