Leggendo diffusamente le saghe fantasy di Terry Brooks, che nei prossimi mesi verranno trasformate in serie tv, sorge spontaneo chiedersi se l’autore possa trasmettere un messaggio anti moderno di qualche tipo. L’intero ciclo di Shannara narra della millenaria battaglia fra il Verbo e il Vuoto, bene creatore il primo e male distruttore il secondo. In ogni fase di questa lotta i contendenti assumono varie forme, ma una costante che si ritrova in ogni periodo narrato è la concezione negativa della tecnologia, contrapposta alla magia, intesa non sotto una concezione alla Harry Potter, ma in senso quasi religioso. L’autore stesso, riguardo l’ultimo ciclo della narrazione spiegava: “La contrapposizione tra tecnologia e magia è in tutta la serie di Shannara, ma ora è ancora più netta perché ci avviciniamo alla conclusione del ciclo e voglio portare a compimento questa battaglia”.
Chi conosce le opere di Brooks sa di cosa si parla. Sin dai primi passi della narrazione, quando ancora non era chiara la disposizione temporale degli eventi, che si svolgevano in un paesaggio fantasy classico, era ben presente l’idea che un antico mondo tecnologico fosse andato distrutto per la potenza sconsiderata di ciò che era stato creato. Nel corso della storia e dei numerosi libri si scopre che ad un remotissimo mondo magico, Faerie, si era sostituito il nostro mondo, quello propriamente moderno, scomparso dopo un olocausto nucleare, dal quale era poi riemersa la magia, custodita prima dai Cavalieri del Verbo e poi dalla casta sacerdotale dei Druidi. Ma in ultima istanza la tecnologia ha iniziato a riprendere il sopravvento, con l’intento chiarissimo di distruggere le vestigia della religione magica.
Un altro elemento molto particolare è che in ogni fase coloro che stanno dalla parte del Vuoto sono alleati della tecnologia, che è dunque foriera di una “modernità” intesa nel senso negativo del termine. I racconti di Brooks quindi appaiono non banali, nelle ultime fasi rappresentate dal sotto-ciclo della Genesi di Shannara e in quello degli Oscuri segreti di Shannara e anzi fanno trasparire una visione del mondo ben precisa. D’altronde l’autore si considera apertamente un erede di Tolkien che sulla modernità aveva un’idea ben nota.
Prossimamente verrà trasmessa da MTV una serie TV che riprenderà le storie del primo ciclo scritto da Brooks, quello della Trilogia di Shannara, partendo in realtà dal secondo volume in quanto il primo ricalca la storia del Signore degli Anelli e potrebbe annoiare. Stando ai trailer, l’elemento post apocalittico, anche se marginale in questa fase, dovrebbe essere presente. Il lavoro è supervisionato dall’autore stesso e può essere un invito alla lettura delle sue opere, che pur non essendo di levatura accademica come quelle del professore di Oxford, possono in qualche modo sorprendere positivamente per la loro inaspettata critica in chiave narrativa al mondo moderno, che non è mai superflua.