Il Nuovo Centrodestra correrà alle primarie del Partito democratico. O meglio, è il Pd che ufficializza la corsa di Ncd all’interno della grande coalizione della sinistra cui aderiranno gli alfaniani insieme al Psi, all’Udc, a quanto si sta ricostruendo di Idv, Centro democratico e altri schieramenti di base civica. Anzi no, perchè il coordinatore regionale Gioacchino Alfano ha smentito decisamente che Nuovo Centrodestra sarà della partita primarie. Intanto De Magistris trova il tempo di litigare con Confindustria napoletana.
La notizia del giorno è una sostanziale non-notizia. Dal principio. Un comunicato stampa del Pd asserisce che Nuovo Centrodestra, anche a Napoli come a Roma, a dispetto della ragione sociale sarà nello schieramento del centrosinistra. E parteciperà alla ricerca del candidato sindaco unitario che dovrà strappare Palazzo San Giacomo all’uscente Luigi de Magistris. Ciò che però fa notizia, nella non notizia, è appunto il fatto che ad annunciare l’accordo raggiunto sia stato direttamente il Partito democratico. Cosa che ha rizelato gli animi e ha fatto rivoltare persino il placido Gaetano Quagliariello che ha lasagnato malamente gli alfaniani, difendendo la sua “scissione” del Movimento Idea ufficializzata solo da qualche ora: “Dopo l’ingresso nella Giunta Crocetta, Ncd partecipa alle primarie della sinistra a Napoli, e la notizia la dà il Pd. Il quadro è ormai chiaro. Senza rancore: abbiamo avuto una buona ‘Idea’!”.
Non è finita, però. Perchè è arrivata anche la smentita di Ncd affidata al sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano, coordinatore regionale per il partito dell’omonimo Angelino: “Ncd non parteciperà mai alle primarie del Pd in Campania per la scelta del candidato sindaco. Si tratta di una questione interna a un’altra forza politica. In Campania, stiamo lavorando nei 4 capoluoghi di provincia e nelle città che andranno al voto in primavera, per dare le migliori risposte al territorio”.
A proposito di Luigi de Magistris, l’ultimo suo ricorso – quello sull’area industriale di Bagnoli – ha comportato lo strappo con gli industriali napoletani con tanto di (mezza) piazzata. Il sindaco, che riferiscono infuriato e deluso, ha abbandonato l’Auditorium Rai dove il presidente Ambrogio Prezioso stava presentando la relazione annuale di Confindustria. De Magistris, offeso dall’appello a una maggiore collaborazione con il governo Renzi e soprattutto dalla bocciatura della sua iniziativa giudiziaria contro il decreto Sblocca Italia, s’è alzato e se n’è andato. Giurano, anche, che si sia arrabbiato perchè la relazione gli sarebbe parsa troppo simile a un programma elettorale.
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