Decisamente è il turno dei comici. E absit iniuria verbis (sia lontana, cioè, l’ingiuria dalle parole). E’ già capitato con Beppe Grillo che intelligentemente ed astutamente ha captato gli umori (soprattutto giovanili) della gente stanca di essere presa in giro dalla casta politica ed ha fondato un movimento che nei sondaggi è dato al secondo posto. Perché, dunque, per rilanciare le sorti di un partito ridotto al lumicino come quello dei Verdi, non provarci con un comico? Ed ecco che l’attore, tarantino di nascita ma poi trasferito a Napoli, Giobbe Covatta è stato eletto nel corso della XXXIII Assemblea dei Verdi di Chianciano Terme portavoce nazionale con il 98% dei voti per “la sua grande umanità, intelligenza del mondo e capacità comunicativa”.
L’impegno di Giobbe Covatta a favore dell’Ambiente e l’attenzione alle tematiche ambientali, per la verità, è di lunga data. Covatta ha condotto negli ultimi anni numerose battaglie accanto agli ecologisti, come quella del 2010 contro la mega discarica di Terzigno. Ricordiamo, en passant, che è appena uscito in libreria un suo divertente volumetto: “A nessuno piace caldo. Perché il pianeta ha la febbre” (edizioni Mondadori), dove l’autore affronta, tra il serio e il faceto, il tema dell’irresponsabilità dei governi e degli uomini nei confronti dell’ecosistema. Riportiamo qualche rigo: “Quando ne1 2080 la temperatura del pianeta salì di 4 gradi rispetto a quella normale, il mondo divenne irriconoscibile. La Pianura Padana sparì sott’acqua e venne chiamata Golfo di Torino. Si potevano fare i tuffi in mare dalla Torre Eiffel e una spiaggia in Scandinavia diventò la nuova Saint-Tropez.” E’ senz’altro vero, come è stato notato, che “Giobbe non sarà il classico leader politico, ma una figura per avvicinare il messaggio ecologista e tutte quelle persone alle quali questo messaggio non è arrivato, per far sì che le sfide per l’ambiente, per la salute e per il clima diventino patrimonio di molti”. D’altra parte va considerato che molte tematiche e battaglie ambientali sono state fatte proprie dal Movimento Cinque Stelle, stante la latitanza o l’aperta ostilità delle altre forze politiche (come il PD di Renzi che ha l’ossessione della crescita!). Riuscirà il partito dei Verdi, grazie a Giobbe Covatta, a far sentire la sua voce nel dibattito pubblico? Non lo sappiamo. Comunque gliel’auguriamo. Al di là delle critiche che possono fondatamente rivolgersi al partito dei Verdi e, in particolare, di essersi schierato a sinistra dopo l’esperienza innovativa delle Liste Verdi “né di destra né di sinistra” (Alex Langer), come ambientalisti, seriamente preoccupati per le sorti di questo disastrato pianeta, non possiamo che ripetere il famoso detto: non importa se il gatto sia nero o bianco, purché acchiappi i topi.