Antonio Bassolino ha sciolto ogni riserva e s’è candidato a sindaco di Napoli. L’ex governatore della Regione Campania ha annunciato la scelta nella giornata di sabato, sui suoi seguitissimi profili social. “Mi candido”, ha tuonato all’una e nel pomeriggio ha meglio articolato le sue intenzioni: unire Napoli e condurla fuori dalla crisi valorizzando i giovani. Niente di nuovo, sembrerebbe. E invece sì, perchè la mossa di Bassolino spariglia nel Pd e mette all’angolo l’arcinemico storico De Luca.
Tanto tuonò che piovve. Antonio Bassolino ha lanciato sul web la sua sfida a Partenope: mi candido. In tre-quattro ore gli appassionati della statistica social avranno contato oltre mille “mi piace”, più di cinquecento condivisioni e centinaia e centinaia di commenti. Chi lo incoraggia, chi lo invita a desistere, chi lo accusa senza mezzi termini.
Che Bassolino potesse essere della partita elettorale napoletana non è certo notizia nuova dato che già ad agosto ne avevamo parlato (ricordate?). Da tempo, dicono coloro che giuran d’essere bene informati, l’ex viceré di Afragola stava meditando e preparandosi alla clamorosa rentrée. Scomparso, per qualche anno, risucchiato dai cancelli di Moria delle emergenze rifiuti e dei processi (da cui è uscito pulito) che ne avevano ingrigito l’immagine, Bassolino bianco come Gandalf e incanutito dalla saggezza, vuole rientrare in scena da protagonista. E salvare il Pd dall’eterno rivale, Saruman De Luca, e dagli Uruk Hai arancioni di De Magistris.
Alle cinque del pomeriggio ha ufficializzato e approfondito uno stato di Fb che, letto così, sembrava quasi uno scherzo tiratogli, magari, da quel nipotino simpaticissimo di cui spesso racconta le avventure ai followers. No, è tutto vero: “Mi candido di nuovo a Sindaco di Napoli. Fare il Sindaco è stato l’impegno più grande della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della città. Napoli prima di tutto, di ogni interesse particolare. La crisi della città è infatti molto grave. È una crisi politica e civile, oltre che economica e sociale. Politica e civile deve dunque essere la risposta chiamando a raccolta le forze migliori e valorizzando le energie giovani. Unire Napoli contro le troppe divisioni è la strada maestra per il futuro”.
Le primarie a Napoli, dato che De Luca non è che abbia tutti questi candidati di peso da opporre al ritorno del Viceré, salteranno?
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