
Prima pagava tutto lui, adesso non più. E i debiti crescono di anno in anno. Ecco la situazione economica di Forza Italia che ormai ha i conti in rosso. Nella cena di ieri sera a Palazzo Grazioli Silvio Berlusconi si è lamentato dei troppi mancati pagamenti delle quote associative al partito: parlamentari, consiglieri regionali e europarlamentari non versano il dovuto e così in banca la baracca è retta della fideiussioni personali del Cavaliere.
Per le comunali, intanto, si studiano meccanismi nuovi di finanziamento, ma resta sullo sfondo i debiti (esercizio 2014, Fi ha oltre 90 milioni di euro di debiti , più un passivo superiore ai 5 milioni di euro per servizi). E il disavanzo complessivo è passato da 83.548.735 euro del 2013 all’attuale cifra di 95.430.062 euro.
Il nodo politico legato alle risorse
Salvini e la Meloni, finalmente, hanno toccato nel dibattito il tasto dolente del finanziamento pubblico ai partiti, indispensabile per non “dipendere” dal mecenatismo del facoltoso imprenditore di turno o delle lobby. Di fatto, però, Forza Italia sopravvive da anni sulle donazioni di Berlusconi, mentre le risorse del mondo ex An sono per ora congelate nella Fondazione, destinate alla cultura.