Caro direttore,
proprio oggi, anniversario della caduta del muro di Berlino, un’altra barriera è stata abbattuta: lo schema di contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra è stato superato ed il cuore è finalmente stato gettato oltre l’ostacolo. A Bologna ho visto un popolo intero riversarsi in piazza, non c’erano solo militanti di partito. Assieme si sono ritrovati pescatori, artigiani, commercianti, insegnanti, giovani dalle grandi speranze, casalinghe. Insomma, gente semplice che rappresenta la faccia pulita e onesta dell’Italia. Un’Italia che lavora e che sempre più si sente lasciata sola dalle politiche dei privilegi di Renzi e Alfano. Quindi, è del tutto evidente, ormai lo schema di contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra, ha poco senso: oggi c’è una nuova posizione, un nuovo fronte popolare, nazionale, sociale e identitario che si prende cura dei non garantiti, dei cittadini considerati di serie B, degli ultimi, dei dimenticati, degli emarginati e dei nuovi poveri che, secondo l’Istat, sarebbero oltre 4 milioni.
Dall’altra parte c’è, contrapposto a noi, un gruppo di burattini servi del potere che prendono ordine dalle lobby, che tutelano i poteri forti della finanza speculativa e delle multinazionali, che se ne fregano dei cittadini italiani, perché non è ai cittadini italiani che devono rendere conto del proprio operato: il governo delle banche e dei tecnocrati di Bruxelles, mai eletti dal popolo, usurpatori della nostra sovranità nazionale.”
Ieri si sono state messe le basi per una nuova stagione della politica, che superi il passato con i suoi protagonisti, per lasciare spazio a facce nuove, che sappiano spalancare le finestre dei palazzi di potere per far entrare aria fresca. Ora è giunto il momento che, assieme a Lega, Forza Italia e a tutti coloro che si sentono alternativi a questo governo, si intraprenda anche nei diversi territori questo percorso, magari ritrovandoci nelle prossime settimane per organizzare a nei capoluoghi italiani gli stati generali del fronte anti-Renzi, come ieri ha suggerito Giorgia Meloni.
Sarebbe per noi più comodo stare fermi a guardare, per poi raccoglierne i frutti, la lenta ed inesorabile caduta del PD con i suoi gregari, da Alfano alla Boldrini, ma non possiamo permetterci di indugiare un minuto di più: per amore del nostro popolo, dobbiamo reagire subito e fermare il declino dell’Italia e degli italiani. Ieri a Bologna, la speranza si è rimessa in cammino.”
*Dirigente Fratelli d’Italia Lombardia