E’ tornato alla carica il cantiere delle 1000 Patrie, il laboratorio politico lancialo lo scorso febbraio dal leghista Vincenzo Sofo per ‘farcire’ il progetto salviniano di istanze identitarie. Dopo l’importantissima trasferta tedesca che ha visto Sofo ospite di Pegida a Dresda in occasione del primo anno di attività del movimento anti-Merkel, venerdì sera è stata la volta della Puglia, con un convegno a Trani – intitolato ‘Ricostruire la politica’ – organizzata dal coordinatore regionale di Riva Destra (uno dei movimenti aderenti alla rete delle ‘1000 Patrie’) Francesco De Noia.
Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, il curatore culturale de ‘Il Talebano’ Fabrizio Fratus e il segretario nazionale di Riva Destra Fabio Sabbatani Schuma, fresco di nomina nel direttivo romano di Noi con Salvini chiamato ora ad affrontare la sfida del post Marino: ecco il trio che si è presentato a Trani con l’intenzione di aizzare una sala strapiena a scrollarsi di dosso le scorie della vecchia destra moribonda per riassemblare un mondo identitario su basi culturali e politiche nuove, fresche, forti e chiare. “Innamoratevi degli uomini ma delle idee”, è stato il punto di partenza dello scrittore saraceno, che ha indicato nella Lega che “magari a volte predica male ma razzola bene” il naturale punto di riferimento di questa speranza di resurrezione. Un’invocazione alla quale si è agganciato Fratus rimarcando concetto sul quale il think tank vicino alla Lega ha sempre basato la sua azione rottamatrice: riunire le forze della destra mortificate da colonnelli e falsi leader. Presupposto indispensabile, secondo Sabbatani Schiuma, per riuscire a portare le battaglie della destra sociale in dote a Matteo Salvini.