John Ronald Reuel Tolkien non smette mai di stupire. Recentemente è stata ritrovata la mappa della Terra di Mezzo, annotata dall’autore stesso. L’affermazione secondo cui le terre del Signore degli Anelli sono la nostra terra “ad un differente stadio dell’immaginazione”, pronunciata da Tolkien nel 1971, assume un senso nuovo.
Era noto che l’autore si fosse ispirato all’ubicazione di alcune città europee per posizionare i luoghi della Terra di Mezzo, che Oxford e Hobbiton fossero sovrapponibili o Gondor fosse pressapoco vicino a Firenze, sin dalle dichiarazioni di Tolkien stesso. Ora però possiamo dire che, ad esempio, Gondor è in realtà, secondo il Guardian, associabile a Ravenna e che il parallelo non è per nulla casuale. La città romagnola è stata centrale nelle sorti dell’Impero romano, nella lotta fra oriente e occidente. Si trovano paralleli anche con Gerusalemme, Cipro, Belgrado.
La mappa è dunque un documento molto importante, riemerso solo grazie a un caso fortuito. Come scrive il Guardian, il documento si trovava disperso fra le pagine di una copia del Signore degli Anelli appartenente a Pauline Baynes, illustratrice molto nota, che ha prodotto negli anni copertine e immagini artistiche anche per la saga di Narnia. Dopo il ritrovamento, il disegno è stato venduto all’asta per 60 mila sterline.
Da notare che l’usanza di corredare i volumi con una cartina geografica, è piuttosto diffusa nella letteratura fantastica moderna, così come le illustrazioni artistiche. Anche in questo Tolkien ha segnato un’epoca, delineando dettagliatamente il proprio mondo e fornendo al lettore la possibilità di seguire anche “fisicamente” il viaggio dei personaggi. L’universo dei giochi di ruolo ha poi portato il filone della cartografia a massimi livelli.
Approfondimento in italiano (con tutte le mappe): Tolkienitalia.it