Per aiutare una popolazione in difficoltà, oltre a cibo e vestiti, servono anche aiuti di altro genere. Questo ragionamento è alla base di “Luci a Betlemme”, la nuova iniziativa di Bran.co onlus, per aiutare i bambini cristiani palestinesi a migliorare un campo da calcio, costruendovi un impianto elettrico e di illuminazione.
“Oggi i cristiani in Palestina sono una netta minoranza, infatti sono circa il 2% della popolazione totale. Le comunità più numerose risiedono per l’appunto a Betlemme ed in villaggi limitrofi. Tramite questa iniziativa vogliamo ridare speranza ai bambini di Betlemme in quanto riteniamo che lo sport aiuti a crescere sia fisicamente che intellettualmente, infondendo valori importanti come la lealtà e il rispetto”
Un’iniziativa notevole che si inscrive nel progetto “Una voce nel silenzio”, il ciclo di conferenze che negli ultimi mesi ha portato a conoscenza molte persone, in una serie di città italiane, dei problemi che vivono i cristiani in tutto il mondo, soprattutto in Medio Oriente ed Africa. Massacri e violenze di ogni tipo che spesso vengono taciute.
“Abbiamo deciso di aiutare proprio i cristiani residenti in Palestina in quanto vivono una persecuzione ancora più subdola rispetto ad altri Paesi. Dopo la costruzione del muro a Betlemme che separa la città dalla vicina Gerusalemme, rendendola una prigione a cielo aperto, molte famiglie cristiane hanno avuto difficoltà economiche e sociali ed i bambini risentono di questo disagio. In Palestina, quindi, i cristiani non vengono massacrati ma vengono esclusi, ghettizzati e costretti a vivere in povertà per via della loro religione e della loro nazionalità“.
L’iniziava si svolge in collaborazione con Football Academy, Associazione Oasi di Pace e Children Without Borders.