Parte da Roma, dove oggi si è svolta una riunione presso il Teatro Adriano, il rilancio dell’attività dell’associazione pro-family La Manif Pour Tous Italia, attiva da tre anni nel Paese con la presenza di circa cento circoli territoriali e in prima fila nell’organizzazione della grande manifestazione in piazza San Giovanni a Roma il 20 giugno scorso, contro l’ideologia Gender e le unioni civili. L’associazione ha aggiornato il proprio nome in “Generazione Famiglia”, “per significare l’importanza di dare il via in Italia ad un nuovo grande movimento di popolo schierato coi diritti naturali della famiglia e dei nascituri ad avere un padre e una madre, diritti che il matrimonio è chiamato a favorire”.
La manifestazione, in tre sessioni (Gender, Famiglia, Filiazione), è stata introdotta dal Presidente de La Manif Pour Tous Italia (ora Generazione Famiglia) Jacopo Coghe, che ha ripercorso la nascita dell’associazione ad opera di semplici genitori preoccupati per il futuro dei loro figli e nipoti. Le tre sessioni hanno visto la presenza come relatori di Fabio Torriero, Diego Fusaro, Alessandra Servidori, Ettore Gotti Tedeschi, Costanza Miriano, Marcello Veneziani, Massimo Gandolfini, Alessandro Meluzzi, Luca Volontè, Eugenia Roccella, Mario Adinolfi e la partecipazione della presidente de La Manif Pour Tous francese Ludovine de La Rochére.
Nelle conclusioni il portavoce di Generazione Famiglia, Filippo Savarese, ha lanciato tre grandi iniziative per la mobilitazione generale contro l’ideologia del Gender: il coordinamento nazionale anti-gender per mettere in rete tutte le famiglie che vogliono impegnarsi; l’operazione “Caro Ministro”, cioè l’invio coordinato di decine di migliaia di raccomandate al Ministero dell’Istruzione da tutta Italia, per ribadire con forza che a dispetto delle minacce del Ministro Giannini l’ideologia Gender nelle scuole viene introdotta e c’è bisogno di provvedimenti urgenti per impedirlo; infine, l’indizione della Giornata Nazionale per il Diritto di Priorità Educativa della Famiglia, ovvero un giorno in cui la famiglia si asterrà dal mandare i figli a scuola, non in polemica con essa ma per significare che nell’educazione, specialmente sessuale, affettiva e morale, viene prima la famiglia. La Giornata Nazionale “Prima la Famiglia” cadrà il 4 dicembre. Savarese ha infine annunciato che contro il tentativo di rottamare il matrimonio con le “unioni civili” e legittimare il mercato dei figli con la stepchild-adoption il popolo tornerà presto in piazza.