La corsa alle amministrative di Napoli è già cominciata. E la notizia calda rimane quella del ritorno in scena di Antonio Bassolino. L’ex governatore della Regione Campania potrebbe rappresentare lo spunto decisivo del Pd per superare gli avversari che, al momento, sono e restano il primo cittadino uscente Luigi de Magistris e l’imprenditore Gianni Lettieri, il primo che punta alla riconferma con un’insolita alleanza tra i suoi giacobini arancioni e i centristi cattolici dell’area ex Fli-Udc e il secondo che invece ambisce a conquistare Napoli alla causa del centrodestra.
Bassolino, però, può spezzare gli schemi. Sia in città che a Roma. Intanto ha cominciato, qualche giorno fa, invocando le consultazioni primarie per l’individuazione del candidato sindaco. In un post pubblicato sui social, Antonio Bassolino ha parlato chiarissimo: “Le primarie sono la via maestra, l’atto fondativo del Pd. Non servono solo a indicare un vincitore. Rafforzano e allargano il rapporto tra il Pd e gli elettori. È stato così con Romano Prodi. È stato così con Renzi che, grazie alle primarie aperte, ha rilanciato il partito come protagonista. È di questo che abbiamo bisogno a Napoli: dare la parola agli elettori. Saranno loro a farci sapere cosa vogliono. A dire cosa e chi rappresenta il passato. E in che direzione, invece, va costruito il futuro. Primarie aperte, di popolo. What else?”.
Contestualmente, in un’intervista rilasciata qualche giorno fa a “Il Mattino”, Bassolino s’è schermito “Dentro di me non c’è un conflitto tattico. È piuttosto un conflitto reale tra la voglia d’impegnarmi per risollevare Napoli dalla condizione di affanno in cui vive e il desiderio di stare a fianco alla mia famiglia che ho sacrificato per troppo tempo. Chi pensa che io sia mosso dalla fregola di fare il sindaco non sta bene con la testa. Il sindaco l’ho già fatto. A me sta a cuore il bene di Napoli: la cosa più importante della mia vita. Napoli, per me, viene molto prima del Pd”.
@barbadilloit