Lo scontrino delle meraviglie ha scosso l’inchiodatissimo Ignazio Marino dall’amatissima poltrona di sindaco della Capitale. Le reazioni, alle clamorose dimissioni del primo cittadino, non si sono fatte attendere. E la grancassa dei social network ha fatto il resto.
Matteo Salvini suona la carica dalla sua pagina di Fb, che celebra i 1.100.000 di seguaci. Il capo della Lega, testuale, scrive: “Il “sindaco” MARINO si è DIMESSO: finalmenteeeeeeeeeee! Fra non molto toccherà anche a Renzi”. E qualche ora dopo, annunciando la sua partecipazione a un talk show aggiunge gongolando: “Stasera alle 20.30 sarò su Rete 4, vi saluterò Marino e Renzi!”.
Giorgia Meloni non si sottrae alla pugna. E scrive, su Fb: “È finito l’incubo Marino per Roma. Finalmente Marino va a casa, ma la Capitale d’Italia non può permettersi di essere ulteriormente sacrificata sull’altare dei calcoli elettorali del Pd e di Renzi: siano i cittadini a scegliere da chi essere guidati, a Roma come al governo della Nazione”. Meloni, poi, non resiste alla tentazione del raddoppio, facile come l’over ai danni del Carpi di Castori: “Ho letto la lettera di Marino che contiene la “minaccia” ai romani del ritiro, entro 20 giorni, delle sue dimissioni. Una vergogna infinita. Il PD dimostri di non essere disposto davvero a prolungare strumentalmente l’agonia di questa amministrazione firmando insieme ai nostri consiglieri le dimissioni immediate. Solo questo atto eviterà al marziano di continuare a restare sindaco”.
Da Facebook batte cassa anche Beppe Grillo che rilancia un post del Gruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, assumendo sul M5S gran parte dei “meriti” della disfatta del Marziano e lanciando la sfida grillina al Campidoglio: “Il lavoro del M5s ha permesso di smascherare le balle di Marino. Queste dimissioni rappresentano il fallimento di Renzi e del Pd. Siamo pronti a governare! Metteteci alla prova!”.
Matteo Renzi non parla, manco sull’amato Twitter. Dove Maurizio Gasparri si sbizzarrisce: “Ho sempre sostenuto che il comune di Roma andasse sciolto per infiltrazione mafiosa” e ancora: “Un sindaco come Marino che è riuscito a farsi smentire pure dal Papa è inadeguato per Roma”.