Stamattina alle ore 12 presso Palazzo Wedekind (Sala Montecitorio – Piazza Colonna, 366 Roma), i primi firmatari della “Mozione dei quarantenni” per la rifondazione di Alleanza Nazionale attraverso un sodalizio unitario culturale presenteranno le loro proposte in vista dell’Assemblea degli iscritti della Fondazione Alleanza Nazionale.
Intanto arrivano a info@barbadillo.it lettere di ogni orientamento. Qui pubblichiamo gli interventi pro rifondazione di An.
Giorgio Gaias, studente universitario di destra
“Era il 22 marzo del 2009, una data maledetta, una data che segnerà per sempre la storia della destra italiana. Alleanza Nazionale si scioglieva per dare vita ufficialmente al Popolo della Libertà insieme a Forza Italia. Da pochi mesi Gianni Alemanno aveva vinto le elezioni comunali di Roma e Gianfranco Fini era stato eletto presidente della camera dei deputati. La destra italiana aveva raggiunto l’apice del potere ma, paradossalmente inizia il suo lungo cammino nel deserto, la diaspora che ancora continua nonostante siano passati sei anni da quella data. Il Popolo della Libertà non esiste più, è rinata Forza Italia, il centrodestra non è più al governo e attraversa la più grande crisi della sua storia. La destra è divisa, (…) sabato 3 ottobre è convocata l’assemblea della Fondazione AN per decidere il futuro della stessa e porre ai voti la cosiddetta “mozione dei quarantenni” che chiede alla Fondazione di impegnarsi direttamente per ricostruire un partito unitario di destra (…) Il 3 ottobre voi che siete membri con diritto di voto votate per il bene di tutti noi, ridateci la nostra casa, Giorgia tu che hai sempre avuto a cuore i giovani e la loro crescita fai questo passo avanti, aiutaci, guidaci e noi tutti saremo con te. Il domani appartiene a noi, riprendiamocelo”.
Un lettore, già animatore di LiberaDestra
“Il 3 e il 4 di ottobre l’assemblea della Fondazione AN si riunirà per decidere il proprio futuro. Rispetto a questo appuntamento la netta chiusura di Giorgia Meloni circa l’ipotesi di una riunificazione era molto prevedibile. La futura vittoria della mozione dei quarantenni, salvo sorprese, lo é altrettanto. Quindi pensiamo al giorno dopo con un po’ di lungimiranza che non fai mai male. Lo scenario peggiore a cui andiamo incontro é la ricostruzione di una AN in sedicesimo con qualche volto del passato e una spolverata di quarantenni, contrapposta a Fratelli d’Italia che favorirebbe ancora una volta Salvini e Berlusconi. (…) Che fare allora? Non sprecare l’occasione. La nuova AN per sparigliare deve aprirsi oltre se stessa. Deve diventare laboratorio aperto per elaborare cultura e proposta politica, scuola politica per formare nuove classi dirigenti, motore organizzativo per scrivere le regole delle primarie. (…)
E Fini, Alemanno ecc? Hanno il diritto e dovere di essere della partita, ma di giocarla con un ruolo diverso dal passato. Possono e devono dare il loro contributo per costruire un nuovo soggetto politico, allenare una nuova classe dirigente e consigliare per non far commettere ad altri gli errori che loro hanno commesso.
E il rapporto con Salvini? Bisogna stanarlo. La fondazione deve organizzare le primarie del centrodestra e invitare tutti a partecipare. (…) Se non vogliamo morire renziani, é ormai chiaro che per contrastare il guascone di Firenze e sottrargli i temi cari alla destra, abbiamo bisogno di un Pdl rivisto, corretto, federato, ma soprattutto democratico”.