I componenti di Fratelli d’Italia di estrazione alemanniana hanno contestato la votazione dell’assemblea nazionale del partito. Di fatto si va verso una ulteriore spaccatura (o fuoriuscita) nonostante ci fossero stati contatti per ridurre le distanze e ripristinare le condizioni per percorsi unitari in vista dell’assemblea della Fondazione Alleanza Nazionale. Gli ex destra sociale sosterranno la campagna per la rifondazione di An insieme a Roberto Menia e alle associazioni di ForumDestra.
Contestazioni procedurali e sostanziali
“L’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, convocata e svolta in modo confuso e improvvisato, si è conclusa – è scritto in una nota Francesco Biava membro dell’esecutivo Fdi, Sabina Bonelli membro dell’Assemblea nazionale di Fdi e prima firmataria della Mozione dei Quarantenni, Marco Cerreto portavoce di Prima l’Italia e componente della direzione nazionale di Fdi – con una votazione su un ordine del giorno privo di ogni valore legale. Infatti, dopo aver strozzato il dibattito in pochissimi interventi, si è imposta una votazione in una sala piena di ospiti e presenze casuali, senza nessuna verifica del numero legale. Per questo i sottoscritti e molti altri componenti dell’Assemblea hanno preferito manifestare il proprio dissenso non partecipando ad un voto il cui unico obiettivo sembra essere quello di un’indebita interferenza nella prossima Assemblea della Fondazione di Alleanza Nazionale che si terrà sabato 3 e domenica 4 ottobre a Roma.
E’ del tutto inadeguato riproporre come modello di riaggregazione della destra la ripetizione di un congresso di rifondazione di Fdi, già svolto un anno e mezzo fa a Fiuggi. È ancora più grave che, nel momento in cui ci si propone come punto di riferimento per tutta la destra, l’odg proposto cerchi di bloccare il dibattito nell’Assemblea della Fondazione An, convergendo di fatto con le posizioni di Maurizio Gasparri e Altero Matteoli che hanno scelto definitivamente di stare in Forza Italia. Noi continueremo sulla strada indicata nella Mozione dei quarantenni, di coinvolgere la Fondazione An nella creazione di un nuovo soggetto politico che, superando anche l’esperienza di Alleanza Nazionale, si proponga come Movimento degli Italiani Cara Giorgia, questa non è la strada per riaggregare”.