
Fratelli d’Italia chiude ad ogni ipotesi di rifondazione di An, cristallizza lo strappo interno con la corrente alemanniana (che potrebbe abbandonare il partito) e rilancia l’azione politica convocando un congresso nazionale aperto a tutti quelli che vogliono rafforzare la presenza della destra in Italia.
L’assemblea nazionale di Fdi, riunita al termine della diciottesima edizione di Atreju, presieduta da Ignazio La Russa, ha approvato la linea politica presentata dal presidente Giorgia Meloni (due soli voti contrari). Ci sono state quattro relazioni, su sicurezza, Sud, fisco e lotta al gender, ma il nodo cruciale riguarda la direttiva per gli iscritti in vista dell’assemblea di ottobre della Fondazione An. Nel documento finale si impegnano i tesserati che parteciperanno alla riunione della stessa Fondazione An a non sostenere alcuna rifondazione con queste motivazioni: “Non appare condivisibile né sostenibile da FdI (che impegna in tal senso i suoi iscritti) un eventuale percorso che duplichi, o addirittura moltiplichi, anche attraverso la costituzione di associazioni, i soggetti a cui fare riferimento per questo necessario allargamento, così come non appare giuridicamente possibile (al di là del merito) la trasformazione in partito della Fondazione An ne la destinazione del suo patrimonio, a tal fine, oltre i limiti di legge”.
Prossime tappe: congresso a gennaio e manifestazione contro Renzi
Il movimento della Meloni convocherà entro gennaio il congresso entro gennaio, “invitando a partecipare tutti coloro che, in buona fede, condividono la necessità di costruire una destra ancor più forte e rappresentativa”.
Per la fine del mese di novembre è stata annunciata una grande manifestazione nazionale contro il Governo Renzi: la Meloni aveva chiesto a Berlusconi una adesione, ma il leader di Forza Italia per ora nicchia, non rendendo abbastanza incisiva l’azione di opposizione degli azzurri.
Meloni candidato sindaco di Roma? La proposta di Salvini e Toti
Matteo Salvini e Giovanni Toti hanno dichiarato la propria disponibilità a sostenere Giorgia Meloni in una eventuale corsa per il Campidoglio. La Meloni ha preso tempo, mentre resta in campo la disponibilità dell’imprenditore Alfio Marchini, un “civico” che vorrebbe essere sostenuto dal centrodestra.