Roma – “Le polemiche degli ultimi giorni non offrono il miglior spaccato del nostro mondo. Basta. L’unico assalto legittimo alla Fondazione An è quello delle idee: a noi non mancano”: Andrea Delmastro, responsabile nazionale per la cultura di Fratelli d’Italia, è entrato con decisione nel dibattito sul futuro della Fondazione postmissina, ponendo l’accento sulle iniziative di indirizzo possibili se le risorse dell’ente fossero focalizzate su seminari, report e approfondimenti storico-scientifici.
Nella sala Boccioni di Atreju, moderati da Delmastro e Adolfo Urso, si sono confrontati sulle visioni neopratriottiche giornalisti, scrittori, intellettuali e accademici, da Massimo Magliaro a Mauro Mazza, da Enrico Nistri a Gaetano Rasi, oltre a Nuccio Bovalino, Mario Bozzi Sentieri, Marco Valle, Renato Besana, Aldo Di Lello, Amedeo Giustini, Chiara Moroni, Fabio Torriero e Gian Micalessin. Proprio l’inviato di guerra de Il Giornale ha lanciato la proposta di ricordare con un premio giornalistico Almerigo Grilz, reporter cresciuto nel Msi, morto in Mozambico dopo aver raccontato per anni conflitti globali dimenticati: “E’ il vero Che Guevara del mondo postfascista”. Magliaro, storico portavoce di Giorgio Almirante, invece, ha censurato la destra di governo “che ha compiuto un vergognoso spogliarello ideologico per farsi accettare dalle peggiori lobbies”, e ha stigmatizzato la debole critica al trattato commerciale tra “Europa e Usa”, dove la cessione di sovranità è certificata anche “dall’aver accettato che siano i tribunali americani a sciogliere eventuali contenziosi”. Mazza: “Con l’Italicum addio identità. La Fondazione An? Speriamo non si finisca in procura”. Duro Valle: “La Fondazione non sfrutti il sangue dei nostri caduti. I vecchi colonnelli devono farsi da parte”. Nistri: “Le celebrazioni della Grande Guerra? Una occasione perduta”. Bovalino: “Bisogna superare l’idolatria che pone al centro della politica i desideri e i capricci dell’uomo”. Per Urso “Merkel e Le Pen sono espressioni diverse di stessi valori di destra: una del popolarismo, l’altra del populismo”. Intanto, in attesa dall’assemblea di ottobre, sono emerse proposte concrete per la Fondazione: oltre al “premio Grilz”, il bando di borse di studio per ricercatori di diritto internazionale per elaborare opzioni sovraniste in rapporto ai trattati che legano l’Italia al sovrastato europeo e sostegno a studi legati all’attualità politica. Oggi, infine, di Fondazione An si parlerà ancora ad Atreju nell’assembla interna. Ci saranno anche esponenti di punta del fronte rifondatore alemanniano.