“La riforma dell’Isee calpesta il diritto allo studio”, lo dichiara Marco Perissa, presidente di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, che dichiara la propria contrarietà ad una riforma che limita del 25% l’assegnazione delle borse di studio, mettendo in difficoltà migliaia di studenti. “Saremo al fianco degli studenti italiani – spiega Perissa lanciando la campagna nazionale del movimento – contro un governo fatto di Baroni e Tecnocrati. Queste eminenze grigie, dall’alto dei loro stipendi faraonici, non colgono la rabbia di chi, con la crisi che ancora morde, ha visto sfumare la possibilità di ricevere un aiuto per il suo percorso di studio“.
L’Isee
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è sostanzialmente un numero ricavato incrociando i dati patrimoniali di un nucleo familiare, in base al quale si calcola poi l’Isee-U, che in ambito universitario serve a decidere la quota di tasse che uno studente deve pagare ad un ateneo e se può accedere alle borse di studio per il sostegno al reddito. Chi ha una situazione patrimoniale debole, paga quindi meno tasse e ha la possibilità di vedersi riconosciuta una borsa per far fronte alle numerose spese ulteriori. Basti pensare che esistono libri con costi superiori ai 100 euro.
La riforma
Il Governo ha recentemente messo mano al calcolo dell’Isee, facendo sì che, a situazione invariata, a molti risultasse un indicatore più alto. Molti studenti, il 25%, che fino all’anno scorso potevano sperare in un aiuto economico, quest’anno se lo vedranno negare. Per molti la borsa di studio è il discrimine fra la possibilità di frequentare l’università o no, ma di questo a quanto pare non si è tenuto conto.
Una riforma nata con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, cercando di scoprire quali redditi sono taroccati, in realtà si è trasformata in un taglio lineare alle borse di studio.