Quella che doveva essere la scintillante notte dei desideri, quella cantata dal bardo dei buoni sentimenti s’è trasformata nella terrificante notte di Valpurga, quella temuta dai popolani di Bram Stoker. Le grandi, che s’aspettavano di guardar le stelle cadenti di fine estate mentre dolci sparring-partner consentivano loro di sfangarla comunque, si son ritrovate bidonate e spernacchiate. E’ solo la prima, però e siamo ancora al calcio d’agosto.
LA BORIOSA SIGNORA. Il primo tonfo s’è avvertito a Torino. Il furfante francese Thereau, splendidamente imbeccato dal filibustiere Konè, ha compiuto il fattaccio. La Juventus che schierava il buon Pogba, per la prima volta con il Dieci che fu di Platini, Del Piero e pure di Tavola, s’è dovuta arrendere alla sua stessa supponenza. Il troppo stroppia, e l’Udinese – italicamente schierata da mister Colantuono con il più ardito dei catenacci – ce l’ha fatta. Allegri ora piange la prematura svendita di Andrea Pirlo.
UN SASSUOLO NELLA SCARPA. Sarri buca la prima, il Napolissimo del Sacchi del terzo millennio si fa fregare dai neroverdi emiliani dopo essere spuntato in vantaggio con il solito Marek Hamsik. Il Sassuolo lavora, lavora e la spunta. Due reti, risultato ribaltato e tutto da rifare per gli azzurri (occasionalmente di rosso vestiti9 che devono riprendere a lavorare sodo. Sempre sul punto di scoppiare il caso dei casi. Gonzalo Higuain non gradisce, sembra, lavorare con chi lo mette sullo stesso piano di Valdifiori. Sarri ha gusti letterari troppo raffinati per cedere al playboy argentino.
LA UBRIS DI ROMAGNOLI. E pure di Ely. La Fiorentina di Paulo Sousa (com’è cambiato, a proposito, irriconoscibilmente borghese rispetto a quando faceva il puledro ai tempi juventini) ridimensiona il Milan di mister Mihajlovic. Alonso, che non è il pilota della McLaren, guida un missile telecomandato nell’angolino alla destra della porta vanamente difesa dal buon Diego Lopez. Che poi deve pure acchiappare il secondo gollettino, rigore di Ilicic, fallo – sciocco o no? – di mister dollar Romagnoli. E adesso arriva Balotelli, dicono. Sarà una bella sfida, per Mihajlovic. Quella dei nervi, s’intende.
BONUS TRACK: CARPI CHOC. Che non sarà grande è lapalissiano. Però il Carpi che frana in casa della Samp è scioccante. In primo luogo perchè sembra dar ragione al ragionier Claudio Lotito. In seconda battuta perchè un tempo appena è bastato per affondare alla squadra di Castori (che di suo è bel personaggio, se rimarrà abbastanza ci farà divertire). Gli osservatori non giudicano brillante il mercato emiliano. Il campo di Marassi se non ha dato una sentenza, poco ci manca.