“Sono stato educato da mio padre all’etica del lavoro, all concretezza, al rifiuto delle passerelle. Tre anni fa, pochi giorni prima dell’anniversario, abbiamo fatto un blitz contro la criminalità delle Madonie, il modo migliore per commemorarlo”. “Per me appassionato di calcio, i memorial sono quelli sui campi, non ne esistono altri”. Manfredi Borsellino, figlio di Paolo, insigne magistrato ucciso dalla mafia, ha dichiarato alla stampa che insieme ai fratelli, non parteciperà alle manifestazioni in programma il 19 luglio.
La sorella di Manfredi, Lucia, si è appena dimessa dalla giunta siciliana del presidente Crocetta, accusando “l’antimafia di facciata”: ricopriva l’incarico di assessore alla Sanità in una delle squadre di governo più grottesche della storia dell’isola. Meglio tardi che mai, dunque. Prendere le distanze del teatrino antimafia (di facciata) non potrà che giovare alla dimensione civile del ricordo di Paolo Borsellino, magistrato e vero patriota.