Uscirà quest’estate il racconto incompiuto che nel 1914 il ventiduenne J.R.R. Tolkien dedicò ad uno degli eroi della mitologia finnica: “La storia di Kullervo”, scritta nel periodo degli studi universitari ad Oxford, è la prima opera in prosa del futuro autore del “Signore degli Anelli”.
Dal 27 agosto nelle librerie
Secondo quanto riporta il Sunday Times, l’inedito tolkieniano, annunciato fin da gennaio e curato negli ultimi cinque anni dalla studiosa Verlyn Flieger, verrà dato alle stampe da HarperCollins il prossimo 27 agosto. Per John Garth, principale biografo degli anni giovanili di Tolkien, si tratta di un testo “vitale nella maturazione di Tolkien come scrittore” e nella creazione delle lingue elfiche della Terra di Mezzo: “Questo libro è per lui la chiave che conduce all’invenzione dei linguaggi nei lavori successivi. Ma, curiosamente, ha scelto di non portarlo a compimento. Sapeva soltanto che avrebbe potuto scrivere, ma decise di spingersi oltre”. Nelle sue lettere, infatti, sarà lo stesso autore a riconoscere come “La storia di Kullervo” costituisca “il germe del mio tentativo di riscrivere leggende in modo personale”.
La pagina Facebook del Tolkien Italian Network, prima a divulgare la notizia in italiano, precisa che “molti dettagli non sono ancora noti: la copertina sarà forse un’illustrazione dell’autore e il testo conterrà note e analisi dello stesso studente sull’intero Kalevala”.
Il poema epico da cui è tratta la storia, il “Kalevala” di Elias Lönnrot, è una delle principali fonti di ispirazione per il creatore della Terra di Mezzo. Composto alla metà dell’Ottocento sulla base di racconti e canti popolari della tradizione finlandese, venne tradotto in italiano nel suo metro originale dal linguista Paolo Emilio Pavolini, padre del gerarca fascista Alessandro.
La vicenda reinventata da Tolkien narra l’epopea di un giovane eroe ridotto in schiavitù e deciso a vendicarsi del mago che ha assassinato suo padre: “un orfano sfortunato con poteri sovrannaturali e un tragico destino”, secondo le parole dello studente oxfordiano. Evidenti le affinità con uno dei personaggi più oscuri della mitologia tolkieniana, il Túrin Turambar protagonista della saga dei figli di Húrin.
Si aggiunge così un nuovo capitolo all’elenco dei lavori tolkieniani pubblicati postumi nell’arco dell’ultimo decennio: il primo fu appunto “I figli di Húrin”, uscito nel 2007 a cura del figlio di John Tolkien, Christopher. Nel 2009 è stata la volta del poema “La leggenda di Sigurd e Gudrùn”, ispirato alla mitologia norrena, e nel 2013 di “La caduta di Artù”, altro componimento poetico a tema arturiano.