Aggredire il declino (e l’area di rigore) a suon di gol. Luca Toni, 38 anni appena compiuti, è lassù in vetta alla classifica dei marcatori insieme al ragazzaccio interista Mauro Icardi. È Toni, però, il vincitore morale della guerra dei cannonieri: sulle sue spalle un’intera squadra, l’Hellas, di cui ha saputo diventare anima e terminale offensivo, efficacissimo.
Toni è figlio della nidiata di campioni mondiali che ancora oggi destano meraviglia e fanno spettacolo in serie A. Barzagli, Pirlo e Buffon alla Juve come Totti e De Rossi alla Roma. È questo il quid in più che collega il bomber di Mandorlini a due campionissimi del passato che – ritenuti bolliti e disfatti – rinacquero in provincia. Gente che risponde al nome di Roberto Baggio e Beppe Signori.
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Il centravanti ex Bayern Monaco, dopo alcune stagioni a dir poco deludenti, s’è riscattato alla grande in Veneto. Dove ha trovato una squadra di giovani che corrono tutti per lui, vero. Ma che ricambia buttando la palla in rete a ogni occasione buona. E, a quanto pare, non è ancora finita dato che la società si aspetta il rinnovo dal bomber che fu azzurro sotto il cielo di Berlino.