Provaci ancora, Pippo Inzaghi. Quest’anno è stato da dimenticare. Però colpa sua: ma chi glielo ha fatto fare a prendersi la responsabilità di far rinascere (?!?) una squadra di parametri zero, vecchie glorie e promesse mancate. Il Milan non va oltre una stagione che definire deludente è ancora poco. Certo, l’ex SuperPippo non se l’è vista mica bella. E di responsabilità ne ha, eccome.
La stagione di Inzaghi era cominciata già un anno prima. Quando, complice il sostegno della biondissima figlia del capo, Barbara Berlusconi (BB come la Bardot!), fece impallinare il buon Seedorf. Prima ancora era stato silurato lo strambo Max Allegri che, oggi alla Juve, s’è tolto lo sfizio di togliere gli schiaffi incassati dai tifosi inferociti, a luglio, dalla dirigenza bianconera che su lui ha puntato per il dopo Conte.
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Pippo Inzaghi, adesso, rischia di restare senza lavoro almeno per un po’. Capita, quando cominci dall’alto. Sei troppo importante (e costi troppo) per scendere una rampa di scale e ripartire dal basso. Sei troppo inesperto (e ancora inaffidabile) per restare a livello del Milan.
Intanto i rossoneri hanno già scelto il nuovo allenatore. Sarà (a meno di clamorose smentite) Sinisa Mihajlovic, uno che viene dalla gavetta. Vice Mancini prima e poi tanta, tanta fatica e sudore.