Aspettando la Juventus, una finale dopo l’altra. Il Barcellona, con la Liga già in bacheca e la finale di Champions League in agenda, ha affrontato nella finale di Coppa del Re l’Athletic Bilbao con i galloni della favorita.
E non avrebbe potrebbe essere altrimenti: la squadra di Luis Enrique aveva vinto entrambe le partite di campionato contro i baschi, sia al Camp Nou (2-0) e San Mamés (2-5); Messi e compagni inseguivano il record di 118 gol in una stagione.
Luis Enrique ha tenuto alta la concentrazione della sua squadra, obbligata a vincere dal pronostico, dal rango e dal rischio duplice di mancare il triplete e minare le certezze di quasi imbattibilità dello squadrone blaugrana in vista di Berlino.
Alla fine pronostico ampiamente rispettao, con Luis Enrique che ha applaudito Messi e compagni dopo la conquista anche della Coppa del Re grazie al 3-1 sull’Athletic.
Luis Enrique applaude Messi e compagni: “Abbiamo fatto una gran partita contro un ottima squadra. Siamo in un gran momento, il migliore per arrivare ad una sfida come quella di Champions League .Ora ci godiamo questo doblete, ma poi dobbiamo subito essere già con la testa a Berlino. Vedremo se riusciremo a vincere anche con la Juventus, sarà un match sicuramente tosto. Messi? Ormai siamo abituati a vederli fare certe cose. In allenamento fa sempre delle cose straordinarie”.
Il 3-1 è stato senza storia. Doppietta di Messi e timbro di Neymar, rete della bandiera per l’Athletic di Williams. Chi vincerà la Champions tra Juventus e Barcellona, a questo punto farà triplete.
La Coppa del re di Spagna si è giocata tra due squadre che sono vessilli delle aspirazioni di indipendenza dei Paesi baschi e della Catalogna. Inevitabile la valanga dio fischi all’indirizzo dell’inno spagnolo e sul re Felipe VI. Le tifoserie dei due club indipendentisti, catalano e basco ora rischiano da parte del Comitato Antiviolenza pesanti sanzioni . Come “soluzione”, il presidente del Partito Nazionalista Basco, Antoni Ortuzar, aveva proposto di abolire l’inno nazionale, perché lasciasse il passo a quelli catalano e basco. Da parte loro, il Barça e l’Athletic avevano chiesto alla Federazione calcio di cancellare dal logotipo della Coppa-trofeo, impresso sulle maniche delle magliette, i colori rosso-gialli della bandiera spagnola.
Calcio e politica
Ma la polemica per la politicizzazione della finale è arrivata così lontano che il governo centrale ha dovuto ricorrere a più miti consigli: ha inviato ai presidenti dei due club in lizza missive “personali”, in cui li invitava “ad adottare tutte le misure per far rispettare i simboli della convivenza democratica”. Tolleranza zero per ogni manifestazione di inciviltà. A gettare acqua sul fuoco, anche il Ctdella Nazionale Roja, Vicente del Bosque, che ha invocato “rispetto per il simbolo di identità del paese”, perché “in nessuna parte del mondo si calpesta la bandiera o si fischia l’inno”
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