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Home Politica

Il caso. Le politiche anti-ogm di Alemanno osteggiate dall’ambasciata Usa

by Red
29 Maggio 2015
in Politica
0

BLOG-Task-force-no-ogmLa ricostruzione dell’Espresso sul lavoro di pressione politica dell’ambasciata americana presso il governo Berlusconi al fine di limitare le politiche anti-omg dell’allora ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno.

“Siamo nel 2003 – scrive l’Espresso – quando l’allora ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno annuncia di essere pronto a varare un decreto legge contro le piante geneticamente modificate. Nell’ambasciata americana scatta il massimo allarme: la diffusione delle sementi biotech è uno dei cardini della loro strategia economica. Il tema è discusso in decine dei cable rivelati da WikiLeaks. La pressione di Washington è continua, persino sul Vaticano: vogliono ottenere l’appoggio della Santa Sede alla diffusione dei campi ogm nel mondo, presentati come un’arma per combattere la fame. Ma – come sottolineano – anche una delle entrate per le industrie degli States. In Italia il problema è Alemanno, nemico del Frankenstein food: “Non sa niente di agricoltura e di scienza, ma non dobbiamo sottostimare lui e la sua determinazione a fare carriera: è uno che conosce la politica dalla base fino ai vertici”, scrivono nel maggio 2002″.

“La guerra degli Ogm si concluse – scrive un altro media – poi qualche anno più tardi con la nomina a ministro dell’Agricoltura del governo Prodi (2006-2008) di Paolo De Castro, favorevole all’adozione da parte dell’Italia di una legislazione permissiva sugli Ogm”.

Alcune relazioni cablate e tradotte dal settimanale

C O N F I D E N T I A L ROME 005149

SOGGETTO: ITALIA/BIOTECH: BERLUSCONI RASSICURA SULLA PROPOSTA DI DECRETO LEGGE SULLA COESISTENZA DELLE COLTURE

REF: A. ROME 5127

B. ROME 5093

Classified By: CHARGE D’AFFAIRES EMIL SKODON,

FOR REASONS 1.5(B)(D)

1. (C) Riassunto: Il resoconto A descrive il recente tentativo del ministro italiano per le politiche agricole Gianni Alemanno di vietare la produzione di coltivazioni biotech in Italia attraverso l’approvazione di un decreto legge che limita la coesistenza (tra colture). Date le probabili conseguenze negative di questa proposta, quantomeno rispetto all’esportazione di sementi statunitensi in Italia, l’ambasciatore Sembler ha opposto forti obiezioni all’approccio del Ministro in alcuni colloqui separati, che si sono tenuti questo weekend: con il ministro degli Esteri Frattini (in data 10 novembre); con il consigliere di fiducia del primo ministro Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta; e con il Primo Ministro stesso, in una telefonata che ha avuto luogo nell’ufficio di Letta (l’11 novembre). Il sottosegretario e il Primo Ministro hanno assicurato all’Ambasciatore che, sia a livello tecnico sia politico, la proposta di decreto legge del Ministro Alemanno sarà bloccata. Fine del riassunto.

Incontro con Frattini

———————

2. (C) Come riportato dal resoconto B, l’ambasciatore, in occasione di un colloquio con il ministro degli esteri italiano Frattini, ha sollevato alcune obiezioni sulla proposta di coesistenza delle colture fatta dal ministro Alemanno. Frattini ha detto che Alemanno aveva preferito assumere una posizione più restrittiva sul biotech rispetto ai regolamenti europei. E in quanto ministro degli esteri – dal momento che le proposte di Alemanno superavano quanto approvato dall’UE – si è offerto di spiegare al Consiglio dei ministri che la politica italiana dovrebbe essere in linea con le normative europee.

Colloquio con Letta e con Berlusconi, al telefono

——————————

3. (C) L’11 novembre, l’Ambasciatore, accompagnato da AgAtt e Ecmin ha discusso per 30 minuti con il sottosegretario Letta, il più fidato consigliere del primo ministro Silvio Berlusconi, circa le preoccupazioni statunitensi in merito alla proposta di decreto legge. Anche se la proposta di legge circolava ormai da diversi giorni tra i ministeri italiani, Letta è ci apparso realmente all’oscuro della sua esistenza. Nondimeno, ne ha immediatamente colto il significato. Letta ha spiegato che Alemanno ha subito pesanti pressioni dalla Commissione europea per abolire il cosiddetto Decreto Amato (che vietava la vendita di quattro varietà di mais geneticamente modificato, invece approvate dall’Europa). «Ma sembra che lo stia facendo aumentando le restrizioni invece di diminuirle», ha aggiunto. L’ambasciatore ha pienamente concordato. In seguito ad alcune telefonate, Letta ha spiegato all’Ambasciatore che il decreto legge non era inserito nell’agenda settimanale del Consiglio dei ministri, e che quindi non era prevista nessuna azione imminente.

4. (C) Quindi Letta ha preso il ricevitore per fare un’altra telefonata, stavolta chiamando direttamente il primo ministro Berlusconi. Letta ha brevemente fatto il punto della situazione e dopo aver messo il telefono in modalità viva-voce ha passato la cornetta all’Ambasciatore Sembler. Dopo aver ribadito il suo continuo supporto al presidente Bush negli sforzi per la diffusione della democrazia nel mondo ed essersi augurato che l’Ambasciatore sia stato bene nel suo viaggio a Washington durante la visita del presidente Ciampi, Berlusconi ha quindi promesso che non avrebbe lasciato passare al consiglio dei ministri la proposta di decreto legge del ministro Alemanno per come gli era stata appena descritta. L’ambasciatore ha sinceramente ringraziato.

5. (C) In conclusione, Letta ha annunciato che sarebbero stati trovati meccanismi «tecnici o di procedura» per far non far passare la proposta Alemanno. Ma ha ripetuto che, se necessario, il procedimento poteva e sarebbe stato bloccato politicamente.

Commento

——-

6. (C) Siamo molto incoraggiati dalla rapida e apparentemente decisa risposta di Berlusconi e Letta alla manovra dell’ambasciatore. Noi crediamo che loro assicurino un’alta percentuale di probabilità che il decreto Alemanno sia messo da parte. Tuttavia, ci aspettiamo anche che il ministro delle politiche agricole cerchi in altri modi di realizzare la propria visione di un’Italia libera dal biotech. Alemanno è in procinto di emettere la circolare ministeriale 2004 sulla produzione di semi dove si dichiara tolleranza zero agli Ogm nelle sementi convenzionali. Il protocollo di test sulla produzione di semi si pensa che stabilirà allo 0,1% la soglia massima di biotech nelle sementi convenzionali.

SKODON

Red

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