“Nel 2011, costretto alle dimissioni dalla Presidenza del Consiglio, avevo lasciato la politica e Fi era nelle mani di Alfano. Questi, come altri professionisti della politica, hanno usato Fi come un taxi”: così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha risposto in un’intervista a Telerama alla domanda sul perché avesse lasciato Raffaele Fitto diventare “padrone della Puglia”. “Quando mi richiamarono – ha affermato Sua Emittenza nell’intervista a TeleRama – perché senza me Fi era sceso all’11,7%, esitati ma tornai in campo e mi dovetti buttare, negli ultimi 45 giorni della campagna elettorale ma mi mancò la possibilità di seguire la formazione delle liste che furono affidate al potente di turno nelle varie Regioni. Alfano si prese la Sicilia, Cosentino la Campania, Fitto la Puglia e Fitto, sempre contro quello che aveva predicato, decise personalmente e senza alcun procedimento democratico, i candidati alla Camera ed al Senato. La sua esperienza è terminata e, per essere sincero, ci siamo tolto un grande peso”. Poi la frecciata: “Chi vota Fitto vota direttamente Michele Emiliano (candidato del centrosinistra e segretario del pd ndr)”.
L’ex premier ha anche demolito il dogma delle primarie: “Hanno dato i peggiori Sindaci che si sono visti a Milano, a Genova, a Roma, a Napoli”. “Sarà leader chi ha sufficiente carisma”, ha concluso.